Nardo' - Molfetta, la sagra del goal inutile

 


NARDO' - MOLFETTA 5-4
Scorers: 23’ Mariano (N), 29’ Caputo (N), 35’ Pozzebon (M), 41’ Kordic (M), 46' De Giorgi (N), 61' Pozzebon (M), 73' Caputo (N), 77' Kordic (M), 81' Caputo (N).

NARDO’ (3-5-2): Lovecchio; De Giorgi, Romeo (81' De Feo), Masetti; Mariano (74' Alfarano), Valzano, Fiorentino, Cancelli, Dorini (70' Caracciolo); Cristaldi (89' Cavaliere), Caputo. 
Bench: Petrarca, Trinchera, My, Mancarella, Puntoriere. 
Coach: Pasquale De Candia.

MOLFETTA (3-4-3): D’Andrea (81' Vitariello); Demoleon (70' Monaco), Lobjanidze (77'. Monno), Dubaz; Giambuzzi (46' Cardamone), Ciannamea (60' Traore), Romio, Fedel; Kordic, Pozzebon, Gjonaj. Bench.: Viola, De Gol, Panebianco, Colella. 
Coach: Renato Bartoli.

ARBITRO: Pistarelli di Fermo.
Assistenti: Marco De Simone e Giulio Pancani di Roma
Ammonito Valzano

MICHELE CLIMACO - Finisce 5-4 per il Nardò, ma non ai calci di rigore, come qualche lettore disattento potrebbe ipotizzare dinanzi ad un punteggio così insolito per i novanta minuti di una partita di calcio. L’ultima di campionato regala una raffica di gol ma nessuna sorpresa. La salvezza del Nardò passa per l’appendice dei play-out. Gara secca, con il vantaggio del fattore campo, avversario il San Giorgio.


La gara con il Molfetta è un film già visto tante volte in stagione. Il Nardò è squadra prolifica, ma fragile. Non le è bastato disporre del quarto attacco del campionato (59 reti; hanno segnato di più soltanto Cerignola, Fasano e Francavilla) per venire fuori dalle nebbie dei play-out. Con una difesa capace di imbarcare ben 67 reti nell’intero arco della stagione è una fatica immane vincere anche con cinque reti all’attivo.


E’ quanto è successo contro il Molfetta in un match fatto di sprechi e sofferenze, di brividi e cali di concentrazione, di errori marchiani e prodezze balistiche. Per agguantare il successo che vale la posizione più alta nella griglia dei play-out, il Nardò deve penare per 81 minuti e subire ben tre rimonte avversarie (la prima addirittura doppia). Tocca a Caputo (autore di una tripletta) scacciare i fantasmi di un mezzo passo falso casalingo a sette giorni dalla gara che deciderà il destino della squadra più pazza della storia calcistica neretina.


Il Molfetta arriva a Nardò privo del suo allenatore Renato Bartoli: in panchina c’è il secondo Martino Traversa. Guadalupi è l’unico big indisponibile. A salvezza ormai acquisita c’è spazio per qualche giocatore poco utilizzato in stagione come il difensore francese Demoleon, il centrocampista ’03 Romio e i portieri D’Andrea e Vitariello che si alterneranno tra i pali nel corso dei 90 minuti. E’ pure la domenica del debutto in campionato per i ’05 Ciannamea e Monno ma Traversa non rinuncia a pezzi pregiati del suo organico come Giambuzzi, Pozzebon, Kordic e Gjonaj. Mini turn-over anche in casa granata. De Candia risparmia Trinchera, Caracciolo e Puntoriere. Caputo è il partner di Cristaldi in avanti; c’è Fiorentino a dirigere le operazioni a centrocampo con Cancelli e Valzano ai suoi fianchi. Si rivede in campo Dorini dopo circa tre mesi, con conseguente dirottamento di Mariano a destra.


Si gioca sotto una calura di stampo agostano e inevitabilmente al piccolo trotto. Il Nardò comincia a dispiegare la sua potenza offensiva e dopo aver mancato il bersaglio con Caputo (4’) e Valzano (22’), incapaci di capitalizzare in piena area cross smarcanti di Dorini e Cancelli, trova l’uno-due apparentemente risolutore tra il 24’ e il 28’. Dapprima Mariano sfrutta la respinta corta di Demoleon, su incursione di Caputo, per battere D’Andrea con un sinistro incrociato che s’insacca all’angolino basso
. Il raddoppio porta la firma di Caputo, che servito da Cristaldi, trova il diagonale vincente da posizione decentrata. Il 2-0 addormenta il Nardò e non basta il palo colpito di testa da Pozzebon (’31) per svegliarlo. Al 35’ Gjonaj affonda indisturbato centralmente ma calcia su Lovecchio, poi si avventa sulla respinta e serve a Pozzebon l’assist del 2-1. Al 42’ il Molfetta completa la prima rimonta di giornata: cross dalla destra di Gjonaj, inzuccata di Kordic, pallone che si impenna e beffa un poco reattivo Lovecchio.


Al ritorno in campo il Nardò si riporta subito in vantaggio con Romeo: deviazione aerea su punizione di Caputo. Un’uscita a vuoto di Lovecchio, su calcio d’angolo, consente a Pozzebon di siglare, di testa, la sua doppietta stagionale: 3-3 e tutto da rifare. Caputo sembra tornato il cecchino implacabile dello scorso anno e al 27’ trova la rete del nuovo vantaggio granata: penetra in area, elude la guardia di Lobjanidze e batte per la quarta volta D’Andrea. Vittoria finalmente al sicuro? Macchè. Quest’anno va così. Basta poco per ritrovarsi con un nuovo gol sul groppone. Un attimo di distrazione, un errore apparentemente inspiegabile o come nel caso del 4-4 molfettese, una prodezza balistica avversaria. Il tiro dai sedici metri di Kordic (31’) è un tracciante telecomandato che s’insacca sotto la traversa


. E il Nardò, come un novello Sisifo, si ritrova al punto di partenza. Tocca a Caputo (36’), con una inzuccata che buca le mani di D’Andria, consegnare ai granata i tre punti più sofferti della stagione. Nel frattempo il San Giorgio difendeva a Caserta il gol di vantaggio maturato nei minuti di recupero del primo tempo, guadagnandosi i play-out. Appuntamento a domenica prossima.

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