Non sciupiamolo



Dopo la figuraccia col Lecce e il rifacimento totale il nostro terreno di gioco è tornato ad essere uno dei più belli dell'intera categoria.
Bisogna dire grazie alla ditta Torsello e alla cura settimanale di Giancarlo Fedele se ogni domenica il Nardò ha potuto giocare su un bel prato.
Non stiamo certo parlando del green di Wembley ma sicuramente rispetto agli altri terreni naturali agibilità e anche estetica hanno avuto la loro parte.
Forse solo Taranto, Bitonto e Altamura nel Girone H giocano su un terreno naturale all'altezza tutte le altre ormai si sono convertite al sintetico da calcetto o giocano su terreni naturali irregolari.
La speranza è che quest'estate non sia abbandonato come in passato e che ci sia la cura necessaria per cominciare la nuova stagione su un terreno almeno agibile e presentabile per poi risistemarlo a tempo debito.
I due anni precedenti sono stati disastrosi.
Impariamo dagli errori. Così si è detto a fine campionato.

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