L'ultima flebile speranza di accedere al ripescaggio in Serie C la spegne il proprietario dell'AC Nardò, Alessio Antico, dichiarando che non ci sono più i presupposti per effettuare domanda di ripescaggio a causa delle lungaggini burocratiche in cui si è impaludata la procedura di adeguamento strutturale dello Stadio "Giovanni Paolo II".
Una vicenda che inevitabilmente lascerà scorie polemiche su una questione mal gestista dall'Amministrazione Comunale che da tempo annuncia un mega-progetto di rifacimento dell'intero impianto ma che non ha colto in tempo utile la possibilità di adeguarlo ai criteri (molto meno impegnativi di una ricostruzione) della Lega Pro.
Così, paradossalmente, nell'attesa dei lavori di adeguamento e della loro realizzazione, il Nardò rischia di effettuare la preparazione pre-campionato e l'inizio del nuovo campionato in campo neutro. E al danno si aggiungerebbe la beffa.
Chiuso il capitolo dolente, stadio/ripescaggio, si apre quello più incoraggiante: la formazione del nuovo team versione 2023-24.
Il main sponsor Luciano Barbetta ha giocato la sua parte fondamentale nel convincere Nicola Ragno a proseguire il suo mandato sulla panchina granata. Da questo tassello è partita la reazione a catena dell'allestimento di una nuova compagine ambiziosa.
Sono stati confermati alcuni big dello scorso anno come il difensore e capitano Nicola Lanzolla, il dominatore del centrocampo Bright Addae, le punte Lucas Dambros e Michel Ferreira. Confermati anche Urquiza, l'under Ciracì e il recuperato Luca Guadalupi.
Si attendono nuove conferme anche se Gjonaj, Montinaro, Fedel, Russo, De Giorgi, Antonacci e Polichetti avrebbero fatto ancora comodo.
Per quanto riguarda i nuovi arrivi, Ragno sceglie tra suoi fidati ex come gli argentini Melillo e Gentile, entrambi allenati a Francavilla in Sinni, e tra giocatori navigati, come il difensore 32enne Mattia Gennari e molto probabilmente l'ex Brindisi Simone D'Anna.
Sta nascendo un nuovo Nardò con il dichiarato intento di raggiungere la Serie C senza passare attraverso i play off più inaffidabili del calcio italiano ma primeggiando nel durissimo Girone H.
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