Goal scorers: 19′ rig. Potenza (G), 56' rig. Calemme (N)
AC NARDÒ (3-5-1-1): Milli; Trinchera, Stranieri, Colonna (48′ Manfrellotti); Frisenda, Mengoli (89' Spagnolo), Danucci, Cancelli (84' Trofo), Natalucci (73' Montaperto); Calemme; Camara.
Bench: Mirarco, Pantano, Raia, Valzano, Angelini.
Coach: Foglia Manzillo.
GRUMENTUM VDA (3-5-2): Russo; Pellegrini, Carrieri, Dubaz; Mbengue, Matinata (89' Cavaliere), Catinali, Agresta (65' Martinez), Visani; De Luca, Potenza (75' De Simone).
Bench: Franza, Buoncore, Cirelli, Falco, Lobosco, Losavio.
Coach: Finamore.
Arbitro: Barbiero di Campobasso
Assistenti: Cristiano Pelosi di Ercolano e Ernesto Dell'Isola di Sapri
Ammoniti: Natalucci (N), Catinali, Visani (G).
Espulso: al 34′ De Luca (G) per somma di ammonizioni.
(Michele Climaco) - Non
basta la volontà e neppure l’impegno. Il Nardò versione casalinga partorisce
l’ennesima prestazione in chiaroscuro, caratterizzata da una produzione
offensiva priva della necessaria pericolosità. Stavolta occorre un calcio di
rigore per rimediare alla solita partenza ad handicap e così anche l’atteso
scontro diretto con il Grumentum finisce in parità, il quarto consecutivo tra
le mura amiche, nonostante un’ora di gioco in superiorità numerica. Un pareggio
dagli effetti ritardanti sul progetto salvezza, proprio nel momento in cui si
staglia all’orizzonte un’impennata del tasso di difficoltà del calendario. Un
nulla di fatto dalle conseguenze contraddittorie sulla classifica, perché
paradossalmente si assottiglia il ritardo dalla zona salvezza, grazie al ko del
Gravina, nonostante le vittorie di Altamura, Gelbison e Gladiator, mentre il
fiato sul collo della Fidelis Andria si tramuta in un vero e proprio aggancio
sul gradino più alto della zona play-out.
Il
Grumentum si difende con ordine e imposta le sue giocate offensive sui lanci
lunghi di Catinali ad innescare gli scatti di Potenza, sempre pronto ad
attaccare la profondità sul filo del fuorigioco. Finamore ripropone insomma lo
stesso schema rivelatosi già vincente nella gara d’andata, quando il
33enneattaccante calabrese mise a segno una doppietta. E la sua rapidità e
velocità in campo aperto, consentono assai presto al Grumentum di mettere la
partita nella posizione preferita: un gol da difendere con il Nardò costretto a
concedere spazi. Un piano che riesce però solo in parte. Vero è che da una
incursione di Potenza scaturisce il calcio di rigore provocato da un fallo di
mani di Colonna, ma sul finire del primo tempo i lucani restano in dieci per
l’eccessiva irruenza di De Luca, che prima in ripiegamento falcia Calemme,
quasi al limite della propria area di rigore, e poi, in un contrasto a
centrocampo, allarga il braccio su Danucci, beccandosi due cartellini gialli in
pochi minuti.
Dal
vantaggio del Grumentum (trasformato da Potenza con un tiro forte e centrale al
19’) all’espulsione del centravanti biancoazzurro, passa appena un quarto
d’ora. Senza più il loro centravanti boa i lucani sono costretti ad
arretrare il baricentro e a rintanarsi sempre più pericolosamente a ridosso
della propria area di rigore. E così dopo un primo tempo in cui il Nardò
conferma i suoi problemi a costruire in casa azioni degne di tal nome, i
granata ripartono all’assalto. Foglia Manzillo aumenta il peso offensivo con
l’inserimento di Manfrellotti e prova a rivitalizzare il gioco sulle fasce con
lo spostamento di Mengoli a destra, mentre Frisenda va a completare il terzetto
difensivo. L’avvio di ripresa è un monologo del Nardò. Già al 3’
Manfrellotti si catapulta di testa su un traversone dalla sinistra di
Natalucci, senza inquadrare lo specchio della porta.
E’
invece Mengoli, che taglia da destra verso il cuore dell’area di rigore per raccogliere
l’assist di Danucci, a procurarsi il calcio di rigore. Visani prova a frenare
con una trattenuta l’inserimento del centrocampista galatinese, l’arbitro se ne
avvede e assegna la massima punizione. Perfetta l’esecuzione dal dischetto di
Calemme, che spiazza Russo. E’ l’11’ e ci sarebbe il tempo per tentare di
ribaltare il punteggio. Finamore prova a liberarsi dalla prevedibile morsa
offensiva con l’inserimento di una prima punta (Martinez), al posto di un
centrocampista (Agresta). E dopo un diagonale a lato di Calemme è proprio il
Grumentum a sfiorare per due volte il nuovo vantaggio. Con il Nardò proteso in
avanti, il Grumentum replica in contropiede. Martinez confeziona un assist
smarcante per Matinata che grazia Milli con una conclusione di un soffio a lato
da posizione ravvicinata. Un minuto dopo è Potenza a servire un pallone d’oro a
Martinez, sempre in piena area, ma Milli è pronto a protendersi in tuffo sul
pallone, in anticipo d’un soffio sull’attaccante argentino.
Scampati
i due pericoli il Nardò si rigetta in avanti con la solita tenacia e
determinazione ma pure con una certa evanescenza, merito anche di un Grumentum
che copre gli spazi con estrema efficacia. Finisce in parità e occorre
accontentarsi. Basta immaginare come sarebbe cambiata la classifica con un
successo dei lucani, con i granata che sarebbero stati risucchiati addirittura
nella parte bassa della zona play-out. Questo campionato è un labirinto nel
quale è sempre molto più facile perdersi che trovarsi. Guai a dimenticarselo.
Certo è che gli effetti benefici prodotti sulla classifica dalla lunga serie
positiva, almeno in prospettiva di una salvezza senza play-out, si sono ormai
quasi ridotto all’osso. Urge un successo, anche per rialimentare il flusso
dell’autostima. E domenica, a Brindisi, un nuovo scontro diretto.
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