(MICHELE CLIMACO) - Continua
la corsa del Nardò, ora a soli tre punti dalla vetta, si interrompe dopo undici
giornate quella del Matera. Vince meritatamente la squadra di Ragno, che
riattacca immediatamente la spina una volta raggiunta sull'1-1 a metà ripresa,
ma si guadagna una buona dose di elogi anche la squadra di Ciullo, in grado di
ovviare con combattività e temperamento all'inferiorità numerica, maturata dopo
appena mezzora di gara. In una partita in cui concede sostanzialmente un solo
tiro in porta agli avversari, quello del momentaneo pareggio di Piccioni, al
Nardò si può imputare solo la mancata messa in sicurezza del risultato. Le
occasioni non mancano, prima sull'1-0 e poi sul 2-1. E sono ben noti i rischi
che si corrono quando non si capitalizza in proporzione al fatturato. Tant'è
che il finale regala qualche inevitabile brivido, con i materani che si
proiettano generosamente in avanti e provano a sfruttare le situazioni di palla
inattiva, senza però mai impensierire realmente Viola.
Ragno
conferma per intero l'undici di partenza della vittoriosa trasferta di
Pozzuoli. Ormai il Nardò post mercato dicembrino ha una fisionomia ben definita
con il terzetto De Giorgi-Lanzolla-Russo in difesa; le geometrie e la fisicità
di Addae a centrocampo, con il maratoneta Fedel e le giocate di qualità di
Montinaro a completare il reparto e la coppia d'attacco verde-oro
Ferreira-Dambros. Ciullo deve invece fare i conti con le assenze: a quelle
ormai di lunga data dei difensori Sgambati e Figliomeni e alla prevista
rinuncia per squalifica del centrocampista-goleador Russo, si aggiungono i
forfait dell'ultima ora dei febbricitanti Montanino e Ferrara. Il tecnico
biancoazzurro deve dunque ridisegnare la formazione di partenza con gli
inserimenti di Zielsky e Cum a centrocampo e di Orefice in attacco.
Il
Nardò parte forte e aggredisce il Matera, costringendolo sulla difensiva. E già
dopo 5 minuti sfiora il vantaggio con una staffilata di Ferreira, su sponda
aerea di Fedel, che chiama Pozzer ad una complicata deviazione in angolo. I lucani
rischiano nuovamente al 10', la conclusione da distanza ravvicinata di
Antonacci rimpalla su un difensore, sulla ribattuta ci riprova di nuovo
Ferreira con pallone di un soffio a lato. Il canovaccio del match è chiaro e
prosegue sullo stesso solco con un Nardò dominante e un Matera coriaceo, abile
a chiudere ogni varco, ma incapace di prodursi in contrattacchi degni di nota.
Il controllo del match dei granata è pressochè totale, ma col passare dei
minuti cresce anche l'ermeticità difensiva ospite. E' centrale e facile preda
di Pozzer il destro dal limite di Fedel al 14', mentre l'incornata di De Giorgi
al 22' passa ben oltre la traversa.
L'asfissiante
pressione del Nardò costringe spesso al fallo la retroguardia ospite, Dubaz
esagera e si becca due gialli tra il 21' e il 30', lasciando in dieci i suoi.
Piove sul bagnato per Ciullo costretto ad inventarsi l'ennesima toppa
difensiva. Il tecnico di Taurisano passa ad una difesa a quattro con Cum e
Iaccarino esterni, che talora diventa a cinque per l'arretramento fin sulla
linea difensiva di Orefice. Un vero e proprio muro quello eretto dal Matera che
cede sul bolide dalla distanza di Addae. E' il 38' quando la stoccata da circa
30 metri del centrocampista ghanese fulmina Pozzer e porta meritatamente in vantaggio
il Nardò. Ciracì, al 42', poi non sfrutta un perfetto invito di Addae, e con un
controllo difettoso consegna il pallone al portiere avversario
Il
gol di vantaggio contro un avversario in formazione rimaneggiata, e per giunta
ridotto in dieci, induce probabilmente il Nardò a ritenere il secondo tempo una
pura formalità. Il calo di ritmi e intensità non impedisce comunque ai granata
di sfiorare per due volte il raddoppio. Incursione sulla destra di De Giorgi al
13', Pozzer si oppone alla meglio sul diagonale del difensore granata, che poi
riprende ma calcia sull'esterno della rete. Il conto delle occasioni sprecate
si allunga due minuti dopo con Ciracì che ha il tempo di portarsi il pallone
sul destro in piena area, per poi scoccare un rasoterra di poco a lato.
Il
Nardò manca il colpo del k.o., il Matera mette la testa fuori dal guscio e
colleziona due angoli nel giro di pochi minuti. E sul secondo, al 18' , trova
il pareggio con Piccioni, pronto alla deviazione al volo, sulla battuta di
Vicente. Lo spettro dei pareggi casalinghi comincia a volteggiare sul Giovanni
Paolo II. I cattivi pensieri durano però soltanto otto minuti e tocca a Dambros
allontanarli. In elevazione l'attaccante brasiliano, su assist di Montinaro,
trova la carambola vincente al 26': il pallone incoccia sulla base del palo e
poi rotola dolcemente oltre la linea bianca. Finale da cuore in gola. Gjonaj
manca clamorosamente al 42' il gol della sicurezza: ruba palla ad un difensore,
si invola solitario in area, elude l'uscita di Pozzer, poi a porta vuota
confeziona un diagonale di poco a lato. Il Nardò si consegna così agli attacchi
generosi, disperati ma sterili di un Matera, che resta caparbiamente aggrappato
al match sino al fischio finale.
Successo
preziosissimo, in testa le distanze tornano ad accorciarsi. La capolista Cavese
pareggia, rallenta ancora e non se ne va. Il Nardò riduce a tre i punti di
ritardo dalla vetta, tiene botta all'Altamura e stacca il Brindisi. Tra le
squadre nelle immediate adiacenze della zona play-off vince solo il Fasano,
prossimo avversario dei granata. Il capitolo successivo di questo avvincente
campionato promette un'altra domenica spettacolare.
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