Per non sbattere la porta in faccia alla speranza.


NARDÒ-BRINDISI 2-2

Scorers: 13’ D’Ancora (B), 29' Ancora (B), 58' Camara (N), 91'Stranieri (N).

NARDÒ (3-5-2): Montagolo; Stranieri, Aquaro, Pantano; Natalucci (34’ st Iannucci), Cancelli, Danucci (34’ st Mengoli), Montaperto (34’ st Avantaggiato), Spagnolo; Camara, Calemme.
Bench: Mirarco, Centonze, Frisenda, Matere, De Luca, Trinchera. 
Coach: Antonio Foglia Manzillo.

BRINDISI (3-5-2): Lacirignola; Dario, Ianniciello, Fruci; Sorrentino (20’ st Boccadamo), Zappacosta (39’ st Masocco), Marino, D’Ancora, Escu (32’ st Pizzolla); Ancora (32’ st Corbier), Toure. 
Bench: Pizzolato, Capone, Merito, Mosca, Darboe. 
Coach: Massimiliano Olivieri.

Referee: Samuele Andreano di Prato; 
Line Assistants: Giorgio Ermanno Minafra e Roberto D’Ascanio  di Roma 2.

Yellow Cards: Danucci, Natalucci, Stranieri (N); Escu, D’Ancora, Masocco (B).

Notes: corner 4-2; recupero 3’ pt, 6’st; circa 1000 spettatori.

Michele Climaco - Un punto per non sbattere la porta in faccia alla speranza. Il Nardò scongiura in extremis la settima sconfitta stagionale, dopo aver vomitato palle gol a ripetizione per tutto il secondo tempo. E’ Stranieri, proprio al 90’, a completare la rimonta avviata da Camara, a dispetto di un primo tempo da incubo che sembrava aver azzerato ogni speranza e dischiuso definitivamente la porta degli inferi. Ma il calcio riserva sempre sorprese. Positive e negative. E la partita contro il Brindisi è assomigliata ad una complicata, micidiale serie di scatole cinesi. Alla fine ne è venuto fuori un pareggio, forse a quel punto ormai insperato, ma che sta maledettamente stretto al Nardò,  in considerazione di un secondo tempo comandato a proprio piacimento. Un punto importante, più per il morale che per una mera questione aritmetica, e che consente di tenere in piedi l’idea di un campionato non ancora compromesso, almeno nell’obiettivo minimo di evitare la retrocessione diretta.

Un pareggio da accogliere con grandi dosi di rammarico per un primo tempo in cui è andato tutto storto. Il Brindisi trova il gol alla prima conclusione (13’), sugli sviluppi di un calcio di punizione: il destro in diagonale di D’Ancora si infila all’incrocio dei pali. La frenesia del Nardò di rimediare allo svantaggio si trasforma in assurdo e sconsiderato autolesionismo in occasione del raddoppio ospite, che giunge alla mezzora. Cancelli perde un contrasto sugli sviluppi di un punizione di Calemme scatenando una famelica orda di giocatori brindisini. In 6-7 accompagnano la ripartenza di Marino, contrastata da appena un paio di difensori neretini. Una superiorità numerica da capogiro che ha in Ancora il finalizzatore con un chirurgico sinistro rasoterra che non lascia scampo a Montagnolo. Sopraffatto dal cinismo del Brindisi, il Nardò non si scoraggia ma trova nelle discutibili decisioni arbitrali una ulteriore e inattesa zavorra. Andrisano prima annulla a Stranieri per fuorigioco un gol apparso regolare (37’), poi non vede un’entrata fallosa di Escu (già ammonito) su Natalucci e ammonisce l’esterno destro granata per una presunta simulazione.

Una concatenazione di situazioni negative in grado di annientare qualsiasi squadra. Non il Nardò di Foglia Manzillo che torna in campo con la ferrea determinazione di non lasciar nulla di intentato. I ragazzi in maglia granata aggrediscono il Brindisi marginalizzandolo ad una gara di puro contenimento e mettono in mostra un calcio piacevole ed efficace fatto di giocate ben congegnate palla a terra e in velocità. E all’11’ Camara riapre il match fiondandosi su un lancio centrale di Montaperto per poi trafiggere Lacirignola in uscita. Due minuti lo stesso Camara, potrebbe già completare la rimonta, ma non inquadra lo specchio da posizione decentrata. E’ un forcing continuo che costringe Olivieri a rinunciare in avanti prima a Sorrentino, poi ad Ancora.

 Le offensive del Nardò sono sempre più incisive, ma manca la fortuna quando il sinistro di Spagnolo fa tremare la traversa (23). Al 26’ è il turno di Calemme ma la sua bordata in corsa trova la smanacciata decisiva di Lacirignola. Nel susseguirsi di pericoli per la porta brindisina da registrare anche una deviazione aerea di Stranieri che sorvola la traversa (34’). E’ imbarazzante la superiorità del Nardò, ma Montagnolo rischia di rovinare tutto con un dribbling azzardato che Masocco non riesce a tramutare nella più beffarda delle segnature. E’ il segno del destino. E al 45’ è Stranieri ad insaccare il gol del sospiratissimo 2-2 in un’area affollatissima, dopo un intervento a vuoto in uscita alta di Lacirignola. E’ un pareggio che sta finanche stretto al Nardò che al 96’ sfiora il clamorosissimo ribaltone con una botta ravvicinata di Camara. L’ultima occasione di un secondo tempo dominato in lungo e in largo dal miglior Nardò della stagione.         

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