Il Nardò torna a tessere il filo delle ambizioni.

 


(Michele Climaco) - Uno scintillante avvio di ripresa consente al Nardò di tornare a tessere il filo delle ambizioni. Gjonai traccia il solco tra Nardò e Bitonto con una doppietta nei primi cinque minuti della seconda frazione di gara, poi Montinaro fissa il punteggio sul 3-0 finale con un calcio di rigore trasformato in maniera impeccabile. Tutto in dieci minuti, dopo un primo tempo avaro di emozioni e con qualche brivido isolato ( un contropiede neroverde in “iper-superiorità” numerica malamente gettato alle ortiche). Il Bitonto crolla di botto, senza alcun preavviso, dopo un primo tempo confortante. Il Nardò riprende invece la corsa al primato, anche se le distanze dalla Cavese (vittoriosa a Molfetta) restano invariate.

Squadre in campo con lo stesso modulo (3-5-2) e con un paio di novità per parte. Ragno sostituisce con Orlando lo squalificato Ciracì, mentre in avanti Gjonaj fa coppia con Ferreira. Loseto invece recupera Figliolia, reduce da tre giornate di squalifica, e lo schiera accanto al prolifico Maffei (costretto poi al forfait intorno alla mezzora per un guaio muscolare); Cardore può così tornare nel suo ruolo naturale di regista di centrocampo, reparto nel quale l'ex gravinese Chiaradia opera da mezzala sinistra. 

In avvio i timori del dopo Francavilla, sembrano aleggiare sugli uomini di Ragno. In campo si vede all'opera un Nardò lento nella costruzione e incapace di mettere alle corde un avversario molto attento in fase difensiva e per i primi venti minuti anche in grado di proporsi con una certa continuità in avanti.

Sono di marca neroverde le prime conclusioni del match. Prima Chiaradia (1') con un angolo a rientrare chiama Viola alla respinta, poi Maffei (3'), su lancio di Chiaradia, confeziona un diagonale di facile lettura per l'estremo difensore granata. Un errore in disimpegno di Addae, all'11', non viene sfruttato da Chiaradia, che calcia ampiamente a lato. Due minuti dopo Gjonaj viene strattonato al limite, ma la punizione di Montinaro è alzata in angolo dalla barriera. E quando il Nardò riesce finalmente a prendere il possesso della partita, il Bitonto rischia di far male in contropiede. 

Al 23' i granata rischiano grosso: in cinque i bitontini che si catapultano con gran velocità nella metà campo neretina. A fronteggiarli appena due difensori granata ma Mariani tarda a servire un compagno e spreca tutto con un passaggio in orizzontale, intercettato da Lanzolla all'altezza dei diciotto metri.

 L'infortunio di Maffei, alla mezzora, priva il Bitonto dell'uomo più pericoloso nel ribaltare il fronte del gioco. Il Nardò attacca con sempre maggiore continuità senza però trovare la giocata giusta per mettere davvero in difficoltà la retroguardia bitontina che alza un efficace muro difensivo. E va al riposo con due tentativi arei di De Giorgi e Gjonaj, che risultano troppo centrali per impensierire l'ex Petrarca.

Il timore che la gara col Bitonto si trasformi in una palude svanisce subito in avvio di ripresa. Pronti, via e il Nardò è già in vantaggio. Lancio di Polichetti, Addae prolunga di testa per Orlando la cui sponda area da centro area si trasforma in un assist invitante per Gjonaj, che trafigge Petrarca di sinistro sul primo palo. Appena trenta secondi per trovare un vantaggio che provoca il crollo inaspettato del Bitonto. E il Nardò allunga. Gjonaj concede il bis dopo appena cinque minuti: cross di Fedel dalla destra, velo di Ferreira, l'attaccante italo-albanese rimedia ad un primo controllo difettoso e con un diagonale rasoterra batte per la seconda volta Petrarca. 

Loseto prova a correre ai ripari e dà maggiore peso al reparto offensivo con l'ingresso di Corado. Al 10' l'azione travolgente che mette definitivamente al tappeto il Bitonto. Addae detta il triangolo a Ferreira e viene poi travolto da Petrarca in uscita bassa, nell'area piccola. L'arbitro indica il dischetto e dopo gli errori di Gjonaj (Lavello) e Dambros (Gladiator) è Montinaro a trovare la trasformazione dagli undici metri, con un rasoterra che spiazza il portiere neroverde.

La gara finisce praticamente qui, quando resta da giocare ancora più di mezzora. Il Bitonto non ha certo la forza di riscrivere un finale già segnato e non riesce neanche a trovare il gol della bandiera. L'unica vera opportunità capita al 20' a Corado che non sfrutta un'uscita difettosa di Viola e spedisce di testa ben oltre la traversa. 

A partire dalla mezzora Ragno dà il via alla girandola delle sostituzioni con l'esordio casalingo dell'attaccante argentino Bonilla e quello stagionale di Stragapede, nel ruolo di interno destro. Torna dunque il sereno in casa granata, dopo il ko di Francavilla, con la sesta vittoria interna consecutiva, che vale l'aggancio al Barletta al secondo posto e il rilancio dell'ambizione di un finale di stagione da vivere da protagonista.


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