Come l’acqua nel deserto




(Michele Climaco) - Tre punti preziosi come l’acqua nel deserto. Il Nardò centra l’obiettivo della prima vittoria casalinga facendosi un baffo di una lista di indisponibili lunga quasi quanto un tabellino. Un’autentica impresa proprio nella domenica più delicata di un avvio di stagione zoppicante. Dopo due sconfitte consecutive prevale però la voglia di rivalsa.

Il Nardò reso apparentemente piccolo dalla marea di assenza si riscopre un gigante nel carattere e nella forza di volontà, riuscendo ad andare oltre i propri limiti. Capitan Bertacchi pennella la punizione vincente a coronamento di un avvio arrembante, caratterizzato da un susseguirsi di ficcanti incursioni centrali che i sinnici di Lazic faticano a contenere.

Taurino, costretto a modificare l’assetto tattico per far fronte ad un’incredibile moria di giocatori arruolabili, riesce comunque ad assemblare una squadra con maggiore stabilità in fase di non possesso. Non fosse per una leggerezza di Aquaro, che trova Mirarco pronto ad opporsi ad una conclusione ravvicinata di Chavarria, il Francavilla dovrebbe attendere il 45’ per sfiorare il pari con Giordano, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Il Nardò non sbanda neanche dopo l’intervallo, quando torna al 3-5-2. Reattivo e concentrato su ogni palla e su ogni contrasto, controlla con lucidità e nervi saldi la sterile pressione dei lucani, A metà ripresa, con l’espulsione di Matias Grandis, il segnale che probabilmente sia arrivata la domenica giusta per annientare la maledizione casalinga.

I granata a quel punto ritrovano verve e coraggio anche in proiezione offensiva, mentre Bertacchi, dal dischetto, sfiora una storica doppietta. La prodezza di Boglic condanna i granata ad un finale palpitante.

Finisce come doveva finire, con una vittoria di enorme valore aritmetico e psicologico. E con la sensazione che almeno per 90 minuti Taurino abbia ritrovato il Nardò dello scorso campionato.
Una squadra compatta, aggressiva, concentrata, equilibrata. E’ presto per dire se la vittoria contro il Francavilla possa mutare l’inerzia di un campionato andato avanti finora a corrente alternata. Resta il rimbalzo in classifica e il sollievo per aver scongiurato il pericolo di farsi risucchiare dalle sabbie mobili della zona play-out. A dispetto dell’emergenza infortuni più nera che si ricordi.

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