(michele climaco) - Poteva aggiungere un altro scalpo alla sua biennale collezione di vittime eccellenti, il Nardò di Roberto Taurino. L’impresa sfuma per un questione di centimetri. Non pochissimi, in verità, su quel rigore che Kyeremateng, a metà ripresa, calcia clamorosamente a lato. Abagnale, spiazzato, è ormai inerme a terra, e attende solo di veder il pallone rotolare in porta. L’attaccante neretino, finora infallibile dal dischetto (Gelbison e Sorrento), lo grazia. Un involontario atto di clemenza che ringalluzzisce il Cerignola.
La squadra di Bitetto, sull’onda del pericolo scampato, costruirà di lì a poco due limpide palle gol con Loiodice e Abruzzese, le sole di marca dauna dell’intero match.
E’ un boccone difficile da ingoiare il pareggio a reti inviolate che matura al termine di un match avvincente e ricco di emozioni. Il Nardò soffoca la smania del Cerignola di voler conquistare i tre punti ad ogni costo. Un obiettivo, che in realtà traspare soltanto dalla cocciutaggine di Bitetto di voler conservare un assetto a trazione offensiva, anche dopo l’espulsione sul finale di primo tempo di un perno del centrocampo come Esposito, reo di due rudi interventi su Arario e Gigante.
E così dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio e una sola vera occasione da rete (traversa di Kyeremateng), il Nardò si rende protagonista di una prima metà di ripresa davvero straripante. Priva di un filtro a centrocampo la difesa cerignolana sbanda a ripetizione sulle continue e ficcanti penetrazioni offensive granata. Il Nardò manda in tilt il dispositivo difensivo ospite con le incursioni a sinistra di Versienti e i lanci in profondità ad innescare un Kyeremateng libero di attaccare la profondità dopo l’ingresso di Mingiano al posto di Arario.
Proprio una perfetta combinazione lungo l’asse Bertacchi-Kyeremateng costringe il portiere ospite al fallo da rigore sull’attaccante italo-ghanese. Ma è una domenica maledetta per il numero 10 granata, che dopo la traversa colpita nel primo tempo e un pallonetto terminato di un soffio a lato in avvio di ripresa, allunga l’elenco dei rimpianti fallendo l’esecuzione dal dischetto. Dopo aver mancato il colpo da tre punti, il Nardò rischia poi seriamente per due volte la propria incolumità. E sulla deviazione di testa da distanza ravvicinata di Abruzzese, Mirarco compie il miracolo con l’aiuto della traversa.
Sale così a sette turni la serie utile dei granata, al termine dell’ennesima grande prestazione contro una big del torneo.
Il Nardò si conferma squadra capace annullare con il dinamismo, con una oculata gestione delle risorse tecniche disponibili e soprattutto con l’intelligenza tattica il gap tecnico con gli squadroni del torneo. Un gruppo che sa ciò che vuole e lo conquista puntualmente, con l’orgoglio di non piangersi addosso per le numerose e continue assenze. E se un giorno dovessimo vedere finalmente un Nardò al gran completo?
NARDO' - CERIGNOLA 0-0
NARDO': Mirarco, Senè (70' Centonze), De Pascalis (80' Muci), Aquaro, Giglio, Versienti, Bolognese, Bertacchi, Gigante (87' Greco); Arario (65' Mingiano), Kyeremateng (85' Cordella)
Bench: Rizzitano e Lezzi.
Coach: Roberto Taurino
CERIGNOLA: Abagnale, Cascione, Russo L., Carannante, Abruzzese, Di Cecco. Longo (65' Pollidori), Esposito A., Foggia, Loiodice, Lattanzio (55' Nadarevic).
Bench: Vassallo, Tedone, Mattere, Nardella,
Coach: Dino Bitetto
Arbitro: Luigi Catanoso di Reggio Calabria
Assistenti: Andrea Cravotta di Citta' di Castello ed Alberto Colonna di Vasto
Espulso Alessio Esposito al 35' per doppia ammonizione.Spettatori 1200 circa di cui un centinaio cerignolani.
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