AC NARDO' - FC FRANCAVILLA 2-1
Scorers: 3' Nolè, 39' Cancelli, 73' Calemme rig.
AC NARDO': Mirarco; Spagnolo, Trinchera, Pantano, Centonze, Stranieri (68' Mengoli); Danucci, Cancelli, Montaperto (Avantaggiato 75'); Calemme (85' Colonna), Camara (65' Manfrellotti).
Bench: Montagnolo, Frisenda, Valzano, De Giorgi, Natalucci, Vecchio.
Coach: Antonio Foglia Manzillo
Bench: Falcone, Cabrera, Nicolao, Petruccetti, Ferraiuolo, Falzetta.
Coach: Genny Del Prete.
Arbitro: Claudio Campobasso di Formia.
Assistenti: Salvatore Ielardi di Novara e Matteo Carbone di Catania.
Ammoniti: Caruso, Diop, Mambella, Nolè, Lorusso (F) Centonze (N)
Espulsi: Grandis Matias (F) Cancelli (N)
MICHELE CLIMACO - Prosegue
a forte velocità la grande fuga dalla zona minata della classifica. Il Nardò
ripone in saccoccia altri tre punti d’oro, che consentono di mettere
ulteriormente a fuoco l’obiettivo salvezza. Chiamati a non sciupare gli effetti
benefici della serie positiva avviata con il successo contro la Gelbison, i
granata si impongono in rimonta, al culmine di una partita dura, difficile e
carica d’insidie. Quello contro il Francavilla d’altronde era uno scontro
diretto. Servivano nervi saldi e cuore d’acciaio, in campo e sugli spalti.
Ancor più indispensabili dopo lo svantaggio maturato dopo appena tre minuti di
gara. Storia trita e ritrita, nel corso di questa stagione, quella di un
avversario in grado di trovare il gol alla prima conclusione verso la porta granata.
Ma evidentemente è scritto nel destino che il Nardò per raggiungere i suoi
obiettivi debba percorrere tragitti lunghi e faticosi. Il vantaggio di Nolè,
una fucilata dal limite dell’area su tocco di Puntoriere, svela impietosamente
la complessità della sfida.
La
prospettiva di essere nuovamente risucchiati nella fossa della classifica non
smonta il Nardò, ormai abituato alle partenze ad handicap. La reazione non è
però subito supportata da una manovra incisiva e brillante. I granata, sempre
ammirevoli per dedizione e volontà, provano allora ad ovviare a qualche ruggine
di troppo nella costruzione del gioco con le percussioni di Calemme e i lanci
in profondità per il veloce Camara. Le punizioni del folletto napoletano,
sistematicamente fermato fallosamente dai sinnici, non impensieriscono però più
di tanto Caruso, mentre fuorigioco millimetrici rendono vani un paio di scatti
brucianti in solitaria dell’attaccante guineano. E’ Montaperto, al 31’,
con un sinistro dal limite a portare la prima vera insidia alla porta lucana.
Il Francavilla sembra in grado di gestire senza affanni la pressione del Nardò,
ma al 38’ capitola. Cancelli si avventa sul tocco maldestro di un difensore in
area, si allarga sulla destra alla ricerca dello spazio necessario per poter
finalizzare la sua iniziativa, e fa secco Caruso con un diagonale di precisione
chirurgica.
Dopo
l’intervallo il Nardò scende in campo con l’idea di realizzare un’impresa mai
riuscita in stagione, quella cioè di vincere in rimonta. Un retropassaggio corto
di Centonze rischia però di ricacciare il Nardò agli inferi: Mirarco sventa la
minaccia anticipando di un nanosecondo Nolè, proprio al limite dell’area. I
granata accarezzano l’impresa con una punizione di Calemme (13’), che sfiora di
un nonnulla il palo. Poi rischiano l’osso del collo su un colpo di testa
ravvicinato di Flordelmundo che si stampa sulla traversa, Grandis ribadisce in
rete ma è in fuorigioco (28’). Nardò-Francavilla è una sfida salvezza ricca di
colpi di scena. E due minuti dopo una clamorosa ingenuità del portiere sinnico
consegna al Nardò la vittoria su un piatto d’argento. Caruso dopo aver
abbrancato un pallone in presa alta, allunga il piede in direzione di
Manfrellotti, colpendolo in pieno. Una vera e propria follia che l’arbitro sanziona
con un calcio di rigore: Calemme, dal dischetto, trasforma con freddezza e
precisione.
E’
la svolta. La partita diventa incandescente. Matias Grandis perde la testa e si
rende protagonista di un’entrataccia su Cancelli, beccandosi un inevitabile cartellino
rosso (‘34). Il Francavilla reagisce allo svantaggio con la forza di una bestia
ferita, gettandosi nella metà campo neretina. Del Prete butta nella mischia il
quarto attaccante, Maione. Il Nardò non riesce a sfruttare le ampie praterie
che gli si aprono davanti e nel primo dei cinque minuti di recupero perde
Cancelli, espulso per un fallo di reazione. Minuti finali di passione e
sofferenza fino alla grande festa finale. Il Nardò scollina a 18 punti, ad un
solo punto dalla zona salvezza, a conferma di una definitiva discontinuità
rispetto al passato. Un traguardo impensabile fino all’avvio della serie
positiva, valsa la bellezza di ben 11 punti in appena 5 giornate. Ora alle
spalle del Nardò soffia un vento davvero impetuoso, ma si è soltanto a metà
dell’opera.
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