(Michele Climaco) - Sei
reti, giocate di pregevole fattura tecnica e tantissime emozioni. Non una
partita perfetta nella fase difensiva ma comunque gradevolissima e ricca di
occasioni. In vantaggio di due reti al termine del primo tempo, il Nardò trova
terzo e quarto gol nei primi cinque minuti della ripresa. Segue un inspiegabile
e prolungato black-out che rimette in carreggiata il Molfetta. Ospiti due volte
a segno in tre minuti e vicini in più occasioni al terzo gol. Poi a metà
ripresa il Nardò ritorna in partita e sfiora anche il 5-2. In casa granata è la
vittoria che interrompe la filiera dei pareggi; per il Molfetta, al quarto ko
consecutivo, prosegue invece la sequela di sconfitte. Il blitz del Bitonto a
Casarano rende il sentiero che conduce ai play-off sempre più stretto. Ora la
corsa è sul Lavello e lo scontro diretto di domenica prossima in terra lucana
sarà probabilmente decisivo. Il Nardò ci arriverà con i suoi quattro giocatori
offensivi in eccellenti condizioni di spirito e di forma. Törnros (doppietta),
Potenza e Gallo, tutti a segno, hanno tirato fuori dal cilindro vocalizzi
tecnici d’alta scuola in occasioni delle loro marcature. E’ rimasto a digiuno
il solo Caputo, ma l’assist sfornato a beneficio di Gallo in occasione del 2-0,
è stata comunque una giocata davvero superlativa.
Danucci
presenta uno schieramento di partenza con tre novità rispetto al pari a reti
inviolate di Francavilla. Romeo, scontata la squalifica, torna a far coppia con
De Giorgi al centro della difesa; Scialpi ricomincia dalla panchina dopo
due gare da titolare e in mediana si ricompone la coppia Mengoli-Valzano;
Gallo, preferito a Rimoli, è la spalla di Törnros, con Potenza e Caputo larghi
rispettivamente a destra e sinistra, a completare il quartetto offensivo.
Bartoli, che deve fare i conti con le pesantissime assenze di Strambelli e
Lacarra in avanti, dispone in campo il Molfetta con un 4-3-3 imperniato lungo
l’asse Di Bari-Rafetraniaina-Ventura. Sarà comunque Varriale, schierato da
attaccante esterno destro, l’uomo in assoluto più pericoloso per la
retroguardia granata.
La
partita è subito vivace. Il Nardò si dimostra estremamente voglioso di
interrompere la striscia dei cinque pareggi consecutivi ed è bravo a sfondare
ripetutamente sulle fasce. E dopo 8 minuti, proprio da un affondo perentorio
sulla destra di Cancelli, innescato da un’apertura di Mengoli, scaturisce il
cross preciso e invitante che Törnros, appostato nell’area piccola, devia in
mezza girata in rete. Il Nardò continua a macinare gioco, ma presto il fianco
alle ripartenze del Molfetta. Al 21’ prolungata percussione centrale palla al
piede di Ventura, che poi smista sulla destra per Varriale, il cui destro
costringe Milli alla respinta con i pugni. Nuovo ribaltamento di fronte di
marca ospite al 24’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dal Nardò.
Stavolta è Varriale ad affondare centralmente senza trovare ostacoli, fino alla
chiusura di De Giorgi sulla trequarti. Al 36’ ancora Milli sugli scudi
con una deviazione in tuffo in angolo su una gran botta dalla distanza di Di
Bari. Al 39’ però il Nardò raddoppia. Cancelli converge verso il centro e serve
Caputo, che nota l’inserimento sulla destra di Gallo e lo serve con un lancio
smarcante in verticale. E il n° 98 granata confeziona una prodezza che infiamma
i pochi intimi del Giovanni Paolo II: controllo di destro in corsa e poi tocco
sotto di sinistro in diagonale a superare Tucci in uscita. Si va al riposo sul
2-0 per il Nardò.
Fuochi
d’artificio al ritorno in campo e in tre minuti il Nardò raddoppia il bottino
di gol di giornata. C’è ancora Gallo all’origine della terza marcatura, al 2’.
Ruba palla a Diallo e affonda a destra, resiste al ritorno dell’avversario e
serve Potenza che dalla linea di fondo confeziona un cross telecomandato per la
testa di Törnros, che non lascia scampo a Tucci. Potenza cerca caparbiamente la
marcatura personale e la trova al 5’ con un preciso destro rasoterra che
si infila sul primo palo. Sul 4-0 un calo di tensione dei granata consente al
Molfetta di dimezzare il passivo in un batter d’occhio. Nella retroguardia
granata si aprono crepe impressionanti e Milli prima è battuto da Ventura (8’)
, libero di calciare centralmente in piena area, poi da un rasoterra in
diagonale del nuovo entrato Massarelli. Il Nardò va in affanno e rischia anche
di subire il terzo gol. Varriale si trasforma in un vero e proprio incubo. I
suoi brucianti uno contro uno spaventano i difensori granata, saltati come
birilli. Il numero 7 molfettese sforna palloni invitanti con le sue folate. Al
15’ una conclusione quasi a botta sicura di Legari rimpalla su De Giorgi a tre
metri dalla porta di Milli.
Sono
minuti di estrema difficoltà per il Nardò, vissuti con il cuore in gola e
l’incubo di una clamorosa rimonta ospite. Ma con il passare dei minuti la
pressione del Molfetta perde di intensità e il Nardò può tornare a riproporsi
pericolosamente in avanti. Prima Caputo (19’) e poi Lezzi nel finale (39’) non
inquadrano lo specchio della porta da posizione invitante, ma è di Gallo, al
20’, l’occasione più limpida per il possibile 5-2. Un colpo di tacco
d’alta classe su assist di Gallo, che non si trasforma in un gol da spellarsi
le mani per gli applausi, per il salvataggio di Diallo proprio sulla linea di
porta. Il Nardò vince e per almeno un’altra settimana può continuare a sognare
un piazzamento play-off. Domenica prossima a Lavello la partita verità.
Probabilmente quella definitiva. Con una vittoria sarebbe aggancio ai lucani al
quinto posto, Casarano permettendo. Un pareggio terrebbe comunque in vita un
esilissimo filo di speranza, considerando il vantaggio negli scontri diretti
del Nardò e l’impegnativo finale di stagione degli uomini di Zeman, impegnati
ad Andria e poi in casa col Taranto nell’ultima giornata di campionato.
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