Prima lo spavento, poi la riscossa.

 




(Michele Climaco) -  Prima lo spavento, poi la riscossa. E' come se fossero due le partite del Nardò, che confeziona una vittoria in rimonta dopo aver chiuso in svantaggio la prima frazione di gioco. Il successo matura nel cuore della ripresa, con un irresistibile uno-due nel volgere di appena tre minuti.

Due partite in una, si diceva. Privi di un play di ruolo i granata, nel primo tempo, sembrano avere poche idee e non riescono mai a dare profondità alla manovra. Nonostante il campo pesante è invece discretamente fluida la manovra dell'Afragolese. La squadra di Agovino costruisce una partita fatta di palleggio e quando disegna triangoli rapidi crea scompiglio nell'area neretina. Il vantaggio ospite matura però in seguito ad un contestatissimo rigore, all'apice di un'azione del tutto estemporanea. Nella ripresa tuttavia la squadra di Ragno impone la legge del più forte. Stringe d'assedio l'Afragolese e rivitalizzata dagli inserimenti di Ferreira, Montinaro (entrambi al debutto) e Polichetti ribalta con merito il risultato. E' proprio l'attaccante brasiliano, ad un quarto d'ora dal suo ingresso in campo, a firmare di testa il gol del pareggio e ad alimentare, di lì a poco, l'azione che Polichetti rifinisce con un invitante cross dal fondo per l'inzuccata vincente di Ciracì.

 

C'è una sola novità nell'undici di partenza in casa granata, rispetto al derby di Casarano. Ragno affida le chiavi del centrocampo a Mengoli. I due nuovi arrivati Montinaro e Ferreira partono dalla panchina. Agovino opera invece tre cambi, rispetto alla sfida di sette giorni prima contro il Matera. Nel 4-3-3 del tecnico campano Virgilio rileva a centrocampo l'indisponibile Volpicelli, piazzandosi davanti alla difesa. Le altre due novità in terza linea con l'esperto Da Dalt sulla destra e l'ex sorrentino Mansi, preferito a Picascia, a far coppia al centro con il 39enne Murolo. A guidare l'attacco è il capocannoniere del campionato Longo, che si avvale del supporto di Caso Naturale a destra e Mancino a sinistra.

 

La gara offre pochissimi emozioni, anche se l'Afragolese si fa preferire a livello di manovra. I brividi per Viola scaturiscono però, complice anche il terreno di gioco pesante, solo da errori in fase di appoggio da parte dei difensori neretini. Al 14' Lanzolla rimedia con una provvidenziale chiusura su Caso Naturale incuneatosi in area. Da situazione analoga origina una bella combinazione al 19' tra Esposito e Mancino il cui destro di prima intenzione è neutralizzato da Viola in tuffo. Solo al 27' il primo tentativo del Nardò: cambio di gioco da destra verso sinistra di Dambros e deviazione di testa debole e centrale dell'accorrente Antonacci. Pur senza strafare l'Afragolese dà la sensazione di assumere il controllo della situazione, ma il risultato si sblocca per un episodio fortuito.

 

Sul rilancio lungo del portiere ospite Lanzolla si fa scavalcare dal pallone e Mancino ne approfitta per convergere verso l'area granata. Viola in uscita si getta tra i piedi dell'attaccante esterno campano e riesce a deviare pallone, ma l'arbitro indica senza esitazioni il dischetto. Rigore contestatissimo, Longo (35') trasforma con un tiro a mezza altezza che spiazza l'estremo difensore neretino. Il Nardò rischia di nuovo grosso al 43'. L'Afragolese disegna una combinazione rapida sull'asse Aracri-Caso Naturale-Longo con il capocannoniere del torneo che giunge al tiro quasi da posizione decentrata senza inquadrare lo specchio di porta. Gli animi si infiammano in campo sull'azione successiva quando l'arbitro non si accorge di un tocco di mano in area di Virgilio in area afragolese.

 

Al ritorno in campo dopo l'intervallo c'è un Nardò completamente diverso. Gli uomini di Ragno affrontano il match con piglio diverso e spingono subito sull'acceleratore con l'intenzione di rimettere subito in equilibrio la contesa. Il tiro in corsa di Dambros, al 3', innescato da De Giorgi, incoccia su un difensore e termina in angolo. Tanti dubbi al 10' per un gol annullato a De Giorgi per fuorigioco. Il Nardò attacca a tutto spiano e con gli ingressi in rapida successione di Ferreira, Montinaro e Polichetti è ancor più evidente il cambio di passo e l'innalzamento del tasso di incisività della manovra neretina. Ragno cambia sistema di gioco passando al 4-4-2, Agovino replica trasformando l'iniziale 4-3-3 in un 3-5-2 con l'ingresso di un difensore (Picascia) al posto di un centrocampista (Aracri).

 

L'Afragolese è costretta ad una difesa ad oltranza e pian piano si sgretola sotto gli attacchi furenti di un Nardò assatanato. Al 25' Ferreira, devia di testa sul primo palo un tiro dalla bandierina e sigla la rete dell'1-1. Ma il pareggio ha vita brevissima. Mengoli sfiora il vantaggio già al 27', con una nuova capocciata su punizione di Montinaro, Provitolo si allunga e intercetta. Nulla può l'estremo difensore campano un minuto dopo, quando Ciracì, sempre di testa, trasforma nel gol del 2-1 un perfetto traversone dal fondo di Polichetti. Nardò meritatamente in vantaggio e Afragolese non più in grado di reagire. Il Nardò gestisce con autorevolezza la porzione finale di gara senza che l'Afragolese riesca a portare alcuna minaccia alla retroguardia granata. L'arbitro fischia la fine dopo sei minuti di recupero ma la partita, saldamente in mani neretine, ormai da tempo non ha più nulla da dire. Porte chiuse, vittoria casalinga e in rimonta. La storia si ripete e il Nardò consolida il terzo posto in classifica, in attesa di poter riabbracciare i suoi tifosi.


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