Michele Climaco
Tre punti per spiccare di nuovo il volo. Il successo contro il Barletta vale il controsorpasso al Brindisi e l'aggancio al secondo posto dei rivali di giornata. Il Nardò vince con la fame e la voglia di chi vuole continuare a crescere. E a stupire, nonostante il passo svelto di una Cavese ora ufficialmente in fuga con i suoi sette punti di vantaggio sulla piazza d'onore.
Dambros, in avvio di ripresa, con una delle sue accelerazioni fulminanti, decide una gara intensa e combattuta. I granata scendono in campo concentrati e con la giusta cattiveria. Il match non è per nulla semplice. E' uno scontro diretto d'alta classifica tra due squadre che hanno saputo andare oltre le attese, meritandosi l'oscar di sorprese del girone. Il Barletta non perde in trasferta dalla prima giornata (in casa del Gladiator), il Nardò è reduce dal primo ko stagionale. Ragno ridisegna l'undici di partenza con l'utilizzo a tempo pieno degli innesti dicembrini. Addae (la prosa) e Montinaro (la poesia) nel terzetto di centrocampo completato dal moto perpetuo di Fedel e Ferreira partner di Dambros in attacco; di conseguenza Ciracì diventa il quinto di centrocampo a destra, De Giorgi è il centrale di destra della difesa a tre. Farina cambia solo il centravanti, preferendo Di Piazza all'ex Lattanzio; parte dalla panchina l'ultimo acquisto Scaringella.
I granata fin dal fischio d'avvio si avventano rabbiosi sull'avversario, ma la loro voglia di gol è soffocata dalla compattezza difensiva del Barletta, per nulla scalfita dal forfait fulmineo di Petta, vittima subito di un guaio muscolare (Telera gli subentra dopo appena sette minuti). I biancorossi ospiti pensano principalmente a ridurre i rischi, chiudono ogni varco e costringono gli avanti granata a tentare fortuna dalla distanza. Il riepilogo dei tentativi offensivi del Nardò è presto fatto. Il solo Addae (15') ci prova da dentro l'area, con un colpo di testa in mischia, su tiro dalla bandierina, che sorvola non di molto la traversa. Quindi il tentativo a lato, dal limite, di Ciracì al 26' e un destro forte ma centrale di Ferreira dai venti metri al 28'. Il più attivo del terzetto offensivo barlettano è Russo. E' lui il protagonista sulla destra di un paio di interessanti ripartenze, disinnescate però dalla retroguardia neretina: Viola anticipa in uscita bassa Di Piazza al 19', mentre è Fedel a spazzare l'area in scivolata al 43'.
Il Nardò si ripropone a ritmi alti anche in avvio di ripresa. E la partenza sprint stavolta è subito premiata. Corre il 3' quando Fedel, dalla propria metà campo, verticalizza immediatamente per lo scatto bruciante di Dambros. L'attaccante brasiliano sfugge a Marangi ma è costretto a decentrarsi sulla sinistra sull'uscita di Piersanti. L'opportunità sembra sfumata ma il caparbio Dambros beffa il portiere barlettano, nel frattempo rientrato dai pali, con un destro scagliato in porta quasi dalla linea di fondo. Farina prova a correre ai ripari e rinforza l'asfittica prima linea con gli inserimenti di Lattanzio e Scaringella per una sorta di 4-2-4 con Russo e Loiodice esterni. La gara, a questo punto, sbloccata tatticamente, diventa finalmente più gustosa. Il Barletta però continua a creare poco e a non tirare in porta. E' il Nardò invece a sfiorare a più riprese il raddoppio.
La punizione dal limite di Montinaro al 20' accarezza quasi il palo con Piersanti immobile a guardare la perfida traiettoria. Ferreira sfonda a sinistra al 32' , ma Mariano (subentrato a Dambros) non riesce a coordinarsi per la deviazione vincente a pochi metri dalla porta e cicca clamorosamente la conclusione. Il colpo del k.o. Non riesce neanche a Gjonaj che al 38', dopo aver rubato palla a Telera, non angola la conclusione da posizione invitante e grazia Piersanti che si salva con una respinta di piede. Il Barletta resta così in partita e al 41' costruisce la prima vera palla gol dell'intera partita. Viola devia con i pugni in angolo una insidiosa punizione di Loiodice, poi sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, ancora il portiere granata sugli scudi con una deviazione decisiva su inzuccata di Pollidori. Nel prosieguo dell'azione gli uomini di Farina reclamano quindi il penalty per un presunto contatto tra Lanzolla e Feola, ma l'arbitro lascia correre.
Il Nardò vince con merito, con una prova corale convincente, e rompe il digiuno di successi a spalti aperti, che si protraeva dal 4-1 inflitto alla Puteolana nella giornata d'esordio in campionato. Un regalo di Natale anche se il calendario non concede tregua. Ad Altamura, mercoledì, c'è in calendario un nuovo scontro d'alta classifica. Per salutare nel migliore dei modi una seconda parte di 2022 finalmente ricca di soddisfazioni e continuare a coltivare un sogno impossibile.
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