Domenica triste per il Nardò sconfitto a Francavilla

 


FRANCAVILLA - NARDÒ 2-1

FRANCAVILLA (4-3-3) Liso; Esposito G., Di Ronza, Pinna, Nicolao; Buchicchio, Bucolo, Marconato; Nolè (32’ s.t. Petruccetti), Rajkovic, Melillo (36’ s.t. Schiavi). All. Lazic


NARDO’ (3-5-2) Viola; De Giorgi (40’ s.t. Bonilla), Lanzolla, Russo (30’ s.t. Gjonaj); Ciracì, Fedel, Addae, Montinaro (36’ s.t. Mariano), Polichetti (26’s.t. Antonacci); Ferreira (22’ s.t. Urquiza), Dambros. All. Ragno

Marcatori: Melillo 42’ p.t., Ferreira 14’s.t., Rajkovic 29’ s.t.

NOTE: espulsi Ciracì 21’ s.t. e Buchicchio 31 s.t. per doppia ammonizione;  ammoniti Addae e . Angoli 8-1 per il Nardò.

(Michele Climaco) - Domenica triste per il Nardò che incappa nella terza sconfitta stagionale al termine di una gara ad handicap, senza lieto fine. Gli uomini di Ragno rimediano con Ferreira, in avvio di ripresa, al primo svantaggio, ma poi in dieci, in seguito all’espulsione di Ciracì, beccano la rete del 2-1. Punteggio che non cambia più sino al fischio finale, nonostante la ristabilita parità numerica (espulso anche il lucano Buchicchio) e l’ingresso in campo di tutti gli attaccanti a disposizione, compreso l’ultimo arrivato Bonilla al suo debutto assoluto in maglia granata. Prevale dunque la fame di salvezza dei sinnici in una gara non bella ma combattuta e condizionata dalla pioggia, caduta per tutto il primo tempo, che ha contribuito a rendere pesante il terreno.

Francavilla cinico e concreto (vince sfruttando due palle inattive) a dispetto di un assetto tattico apparentemente spregiudicato. Lazic, alla prima in panchina dopo l’esonero di Arleo, vara un 4-3-3 con un tridente offensivo composto da Nolè, Rajkovic e Melillo. In panchina l’ex leccese Schiavi sono Di Ronza e Pinna i centrali difensivi, Bucolo il punto di riferimento a centrocampo. Ragno riconferma per intero l’undici di partenza della vittoria casalinga contro il Gladiator con Polichetti che vince il ballottaggio tra ex con Antonacci. Scelta azzeccata perché l’esterno sinistro, con le sue iniziative sulla fascia, garantisce una certa dose di vivacità alla manovra offensiva di un Nardò complessivamente poco brillante nella fase di costruzione di gioco e più in generale poco incisivo in fase conclusiva. Incidono inevitabilmente le condizioni del terreno di gioco e l’atteggiamento molto accorto di un Francavilla attendista che prova a far male con le ripartenze di Melillo e i lanci lunghi per Rajkovic.

E’ proprio dell’attaccante serbo, in girata, il primo tiro della gara: conclusione debole e centrale che Viola fa suo senza alcun problema. E’ Fedel, invece dal lato opposto del campo, ad impegnare Liso nel primo intervento di giornata, sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il portiere francavillese si ritrova lungo la traiettoria di tiro e respinge. La gara scorre via senza sussulti con un predominio senza sbocchi dei granata per poi accendersi all’improvviso al 28’ per questioni extra-tecniche. Addae protesta con gli avversari che non interrompono il gioco con Dambros a terra, ne nasce un parapiglia in campo che porta alle ammonizioni di Pinna e dello stesso Addae. In quei frangenti piove qualche insulto dagli spalti nei confronti del centrocampista ghanese, che reagisce in maniera veemente prima di essere ricondotto alla calma dai compagni.

Il Nardò prova a tradurre in occasioni da rete la sua pressione e al 38’ Polichetti sfonda a sinistra e serve un pallone invitante in area a Ferreira il cui tiro incoccia però su un difensore che salva in angolo. Lo 0-0 sembra ormai lo sbocco inevitabile del primo tempo quando Melillo, al 42’, trova lo spazio per una ripartenza perentoria che costringe Ciracì al fallo dal limite dell’area e al primo dei due cartellini gialli che porranno fine anzitempo alla sua gara. Il fantasista argentino si porta sul punto di battuta e da posizione centrale trafigge Viola con un tiro neanche angolato: il portiere neretino tocca pure il pallone, senza però riuscire ad evitare la segnatura. Un “deja vu” il gol su punizione del fantasista argentino contro il Nardò: era già accaduto nel 3-2 maturato lo scorso anno al Fittipaldi. Il primo tempo si chiude con i granata sotto di un gol, proprio come era accaduto nella gara d’andata giocata sul neutro di Ugento.

Al ritorno in campo, dopo l’intervallo, i granata premono alla ricerca del pareggio. Al 13’ Fedel, da posizione centrale, in piena area, calcia malamente di sinistro a lato, a conclusione di una insistita azione offensiva. Il gol del pareggio è però rimandato di appena un minuto. E’ Ferreira a beffare Liso con un velenoso rasoterra in diagonale, che si insacca alla destra del portiere lucano. Parità ristabilita ma il pomeriggio dei granata torna a farsi in salita al 21’ quando Ciracì, nel tentativo di intercettare un pallone a centrocampo, finisce con il colpire un avversario. L’arbitro è inflessibile ed estrae il secondo cartellino giallo. Nardò in 10 e Ragno corre ai ripari inserendo prima Urquiza al posto di Ferreira e poi Antonacci al posto di Polichetti. Dambros diventa così l’unico terminale offensivo, De Giorgi e Antonacci gli esterni di centrocampo, mentre Urquiza compone il terzetto difensivo con Lanzolla e Russo.

Il Francavilla però di lì a poco trova il nuovo vantaggio sfruttando nuovamente una situazione di palla inattiva. Addae commette fallo all’altezza della linea laterale sulla trequarti; Melillo mette un pallone teso e forte in area, in mischia spunta la testa di Rajkovic, che batte nuovamente Viola. E’ il 29’ e due minuti dopo l’espulsione per doppia ammonizione di Buchicchio sembra poter rianimare le speranze del Nardò di acciuffare nuovamente il risultato di parità. E invece nonostante l’ingresso in campo di Gjonaj, Mariano e Bonilla e la costante pressione dei granata, il Francavilla regge l’urto, grazie anche agli inserimenti di Petruccetti a centrocampo e Schiavi in difesa, senza correre grossi rischi. La più ghiotta opportunità capita sulla testa di Dambros al 43’, su cross dalla destra del debuttante attaccante argentino. Il brasiliano è ben piazzato in area e senza avversari ad ostacolarlo più di tanto, ma colpisce debolmente e centralmente.

Si interrompe dopo sette gare la striscia positiva avviata a Pozzuoli, in avvio di girone di ritorno. Una sconfitta che costa il sorpasso ad opera del Barletta, vittorioso a Nocera, e consente al Casarano di piazzarsi ad appena un punto dal terzo posto ora occupato dai granata. Più lontana da stasera la capolista Cavese, ora a +4.

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