MICHELE CLIMACO - Un
Nardò ritrovato nello spirito e nell’applicazione impone il pareggio alla
capolista Cerignola. La squadra di De Candia si incolla alla partita e non la
molla mai. Quando nel primo tempo è preponderante la forza degli ofantini, il
Nardò riconosce la superiorità avversaria e si vota ad una gara di sacrificio
fatta di difesa arcigna, attenzione e concentrazione. Nella ripresa, invece,
carattere, orgoglio e determinazione partoriscono una doppia reazione ai
temporanei vantaggi ospiti. Mengoli replica a Tascone, poi Caputo, dal
dischetto, riacciuffa per la seconda volta gli ofantini, nuovamente avanti con
Malcore. In mezzo, tra prima e seconda rimonta, l’espulsione per doppia
ammonizione del cerignolano Sirri, che lascia gli ospiti in inferiorità
numerica per più di mezzora. Il Nardò dà dunque un primo seguito al blitz di
Altamura e in una domenica in cui, murgiani a parte, le dirette concorrenti o
vincono (Nola e San Giorgio) o perdono (Brindisi, Mariglianese e Rotonda)
riesce comunque a rosicchiare un punto sulla zona salvezza pur restando
saldamente in penultima posizione.
L’auspicio
dell’intero ambiente è che la gara di Altamura abbia rappresentato la
partita-ponte tra il Nardò delle cinque sconfitte consecutive e quello che
dovrà provare a centrare il traguardo della salvezza. E così De Candia decide
di riproporre lo stesso undici, Cristaldi a parte. L’argentino è infortunato e
tocca dunque a Caputo affiancare Puntoriere e Mancarella in prima linea.
Valzano e Masetti sono i due esterni di difesa, De Giorgi e Trinchera i
centrali; seconda presenza da titolare a centrocampo per il ’03 Caracciolo, in un
reparto completato da Cancelli e Mengoli. Sull’altro fronte Pazienza, che deve
rinunciare ad Agnelli a centrocampo, disegna una sorta di 4-2-1-3 con
Strambelli alle spalle del terzetto Dorval-Malcore-Mincica. Tascone e
Giacomarro sono i due centrocampisti centrali. In difesa, sulla sinistra, la
novità è Russo, mentre Allegrini e Sirri compongono la coppia centrale.
Il
Cerignola disputa un gran primo tempo, alla ricerca costante del gol. Il Nardò
oppone una buona compattezza difensiva al gran possesso palla ospite, ma
inevitabilmente deve concedere qualche opportunità agli avversari. Quando trova
gli spazi giusti il Cerignola punge. E’ di poco a lato un rasoterra di
Strambelli al 3’, nuovi brividi per Rollo al 6’. Dorval sfonda a destra e mette
un insidioso pallone in area che attraversa tutto lo specchio di porta, il
diagonale di Malcore non centra la porta del Nardò per una questione di
centimetri. Il primo tiro nello specchio è però di marca granata: punizione
dalla trequarti di Caputo, deviazione di testa di De Giorgi, Trezza è sulla
traiettoria e blocca. Il Nardò rischia seriamente di capitolare al 21’. Rollo
non trattiene una violenta bordata di Mincica dal vertice sinistro dell’area di
rigore, poi intercetta il tocco ravvicinato di Sirri, quindi viene graziato
dalla successiva conclusione a lato di Giacomarro dal limite dell’area
piccola.
Provvidenziale
al 30’ l’anticipo di De Giorgi su Dorval, ad un metro dalla linea di porta, con
Rollo ormai scavalcato dal traversone insidioso di Russo dalla linea di fondo.
La pressione del Cerignola costringe i granata ad una gara di contenimento.
L’ultimo serio rischio del primo tempo però Rollo lo corre sugli sviluppi di un
calcio piazzato. E’ il 31’ quando Sirri dai 25 metri costringe alla respinta
corta l’estremo difensore neretino, bravo poi a sventare in angolo il tentativo
ravvicinato di Giacomarro. Impegnato a neutralizzare la spinta
cerignolana il Nardò mette la testa fuori dall’acqua solo di rimessa, senza mai
trovare la giocata in grado di mettere in apprensione la retroguardia ofantina.
Si va al riposo sul nulla di fatto, l’appuntamento con i gol è rimandato alla
ripresa.
Secondo
tempo che inizia subito in salita per i granata. Valzano controlla male un
pallone messo in area, poi perde un contrasto, Vitiello scodella sul secondo
palo dove Tascone è liberissimo di insaccare di testa. E’ il 4’ e quello
svantaggio sembra quasi una condanna. E invece il Nardò trova subito lo spunto
giusto per rimettersi in carreggiata. Corner di Caputo, Mengoli in scivolata
(11’) trova il pertugio giusto per insaccare il gol dell’1-1. Tre minuti dopo,
braccio largo di Sirri a centrocampo ai danni di Caracciolo: seconda ammonizione
per il centrale cerignolana e cartellino rosso. Pazienza richiama Strambelli e
ripristina la linea difensiva a quattro con l’inserimento di Manzo. Si attenua
la pressione offensiva del Cerignola e di pari passo cala il livello di
concentrazione della difesa neretina. Un lancio lungo di Tascone consente a
Malcore di involarsi centralmente verso l’area di rigore granata, dopo aver
superato, forse fallosamente, De Giorgi. Il bomber ofantino salta Rollo in
uscita e insacca a porta ormai sguarnita il nuovo vantaggio ospite (23’).
Sembra
la fine. Risalire la corrente per la seconda volta, al cospetto della difesa
meno perforata del campionato sembra impossibile. E invece il Nardò non
si arrende neanche stavolta. La squadra di De Candia combatte alla ricerca
dell’episodio giusto per rimettersi in carreggiata. Diagonale di Puntoriere a
lato al 27’, destro centrale di Caputo al 33’, poi al 36’ matura il primo
rigore stagionale. Tocco di mano di Manzo in area e Caputo dal dischetto batte
Trezza. Pareggio preziosissimo, che il Nardò riesce a condurre in porto.
I granata lasciano il campo a testa alta, tra gli applausi dei tifosi. Ora un
ciclo di gare verità. Con il Nola, domenica prossima, il via ad una lunga
sfilza di scontri diretti.
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