Un pareggio dal sapore amaro.

 


Michele Climaco - Un pareggio dal sapore amaro. Una gara giocata in costante proiezione offensiva non basta per vincere la resistenza di un Nola giunto nel Salento con una lunga lista di giocatori indisponibili. Il Nardò attacca tanto ma produce pochissimo in termini di occasioni da rete degne di tal nome, anche quando i campani restano in dieci, a venti minuti dal novantesimo, in seguito all’espulsione di Zito. 
Nessuna parata salva risultato di Cappa, che anzi propizia con un rinvio impreciso il pareggio di Puntoriere (che nella ripresa colpirà poi una traversa), dopo l’ennesimo gol subito da calcio d’angolo, come nella gara d’andata. Dura dieci minuti il vantaggio ospite. Il Nola va a segno con una inzuccata di Sicignano, praticamente al primo tentativo, dopo un avvio veemente e baldanzoso di un Nardò in palla, ma evanescente in avanti. Sfuma così l’opportunità di disancorarsi da quello scomodissimo penultimo posto, nonostante un altro punto recuperato rispetto alla zona salvezza, ora a meno tre. Ma gli auspici della vigilia erano ben altri e la sfida contro il Nola l’unica delle gare in attesa di recupero da giocare in casa. Un’occasione sprecata, insomma, per rendere meno accidentato il percorso verso la permanenza.

 

Reduce da un altro pareggio casalingo, ma di ben diversa valenza, De Candia conferma otto undicesimi della formazione in grado di imporre un mezzo stop alla capolista Cerignola, appena sette giorni addietro. Il tecnico granata accantona l’esperimento Valzano terzino destro e schiera in quel ruolo Alfarano. Scelta che determina, per la regola della diversificazione della classe degli under da utilizzare in campo, la rinuncia forzata al ‘00 Rollo tra i pali dove torna il ’01 Petrarca. Romeo, finalmente recuperato dall’infortunio, è il sostituto dello squalificato De Giorgi. Alle prese anche con alcuni casi covid in rosa, il Nola scende invece in campo con una formazione rabberciatissima. Squalificati il difensore D’Orsi e il centrocampista Acampora, risultano indisponibili tra gli altri anche il centrocampista Ruggiero e bomber D’Angelo. 
Il tecnico bianconero Condemi appronta un 3-5-2 con ben sei under e le novità Miocchi a centrocampo e Camara sulla fascia sinistra; Di Dato è il partner di Figliolia in attacco, mentre Coratella parte dalla panchina. A dare spessore tecnico ed esperienza alla giovane compagine nolana ci sono Cassandro e Sicignano in difesa e Zito in mezzo al campo.

 

E’ vibrante e intenso l’avvio di gara del Nardò subito proteso alla ricerca del gol vittoria. E’ ariosa e avvolgente la manovra granata, ma il Nola presidia attentamente i propri spazi difensivi. Mengoli (4’) e Cancelli (’10) devono accontentarsi di conclusioni da fuori area. Alfarano, che compone con Mengoli la catena di destra, è molto attivo sulla fascia, ma Puntoriere (‘8), ben piazzato in area, non riesce a deviare con la necessaria forza un invitante cross. Il Nola raramente riesce a liberarsi dalla pressione offensiva neretina, ma al 17’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo che scaturisce da un tiro da fuori area di Zito, deviato da un difensore, trova a sorpresa il gol del vantaggio. Sulla traiettoria disegnata dallo stesso Zito è Sicignano a ritrovarsi nelle condizioni di colpire di testa indisturbato in piena area. Il Nardò perde lucidità e compattezza. E due pericolose incursioni in area di Zito e Figliolia, tra il 24’ e il 26’, vengono provvidenzialmente arginate al momento della conclusione, dalle provvidenziali chiusure di un reattivo Romeo. 

 Nel momento di maggiore difficoltà il Nardò riagguanta la parità (’27), con la complicità di Cappa. Il rinvio con i piedi del portiere bianconero è un passaggio a Puntoriere, che penetra in area, si decentra e da posizione angolata insacca il suo quarto gol stagionale. Il gol rinfranca il Nardò, che al 37’ sfiora il vantaggio. Puntoriere, giunge con un attimo di ritardo sul cross dalla destra di Caputo, che attraversa pericolosamente l’intera area piccola.     

 

E’ ancor più di marca granata la seconda frazione di gara. La supremazia territoriale del Nardò si accentua ulteriormente, ma regge la barriera difensiva del Nola, con gli inesauribili Togorà e Camara a blindare le fasce e a provare qualche ripartenza. I campani non riescono però a proporsi in avanti con efficacia. Mengoli continua a provarci da fuori, senza inquadrare lo specchio di porta. E’ il solito Alfarano, al 16’, a scodellare un pallone invitante in area, ma la deviazione aerea di Caracciolo è centrale. Al 25’ Zito ostacola una rimessa con le mani di Alfarano e si becca il secondo giallo. De Candia rinforza la prima linea con l’inserimento di Mariano al posto di Alfarano, mentre Mancarella e Cancelli scalano a centrocampo e in difesa. La panchina nolana va in ebollizione e perde due componenti (espulsi dall’arbitro), guadagnando comunque ogni volta minuti preziosissimi. Il Nardò prova ad organizzare l’assalto finale al fortino ospite. Ma è complicatissimo liberare un uomo in area avversaria con un Nola che si difende sempre più basso. Il tiro in area di Cancelli al 36’ trova il muro di un difensore avversario. Efficace combinazione al 41’ lungo l’asse Cancelli-Caracciolo-Puntoriere, ma la deviazione aerea dell’attaccante neretino va ad incocciare sulla parte alta della traversa. Caputo dopo una serie di insistite giocate solitarie, che finiscono con lo sbattere sistematicamente sul muro difensivo ospite, trova il tiro, centrale, solo al 47’. 
Nardò-Nola finisce dopo otto minuti di recupero. Il primo trittico di scontri diretti inizia con un pareggio, si complica il cammino verso la salvezza.

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