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Nardo', basta un errore ed e' notte fonda




Michele Climaco -  Vince il Bitonto senza grandissimi meriti. Sfrutta la puntuale disattenzione difensiva di un Nardò guardingo in attesa dell’episodio favorevole. Ma quando Santoro capitalizza l’errore in disimpegno di Romeo per battere Petrarca, è notte fonda. Mancano idee e qualità per imprimere continuità e incisività ad una manovra offensiva condizionata anche dal forte vento.  Tanta tensione in campo e squadre contratte. Il Nardò è pervaso dalla paura di un passo falso che vanifichi gli entusiasmi generati dal blitz del Capozza;  il Bitonto non può assolutamente permettersi di allungare la disastrosa striscia di sette partite senza l’ombra di una vittoria. Potenza, ancora a caccia del primo successo sulla panchina neroverde dopo tre pareggi e una sconfitta, vara un Bitonto da combattimento: un portiere esperto tra i pali (Figliolia), difesa a tre (Petta, Lanzolla e Colella), un mix di fisicità (Addae) e freschezza atletica (Radicchio, Piarulli, Stasi) a centrocampo, con le vecchie volpi d’area di rigore Santoro e Lattanzio in attacco. De Candia conferma l’assetto tattico inaugurato in occasione della trasferta di Francavilla e poi riproposto a Casarano. Rispetto al derby di mercoledì l’unica novità è l’utilizzo di Caputo in prima linea al posto dello squalificato Puntoreri; nella lista degli indisponibili c’è anche Mengoli.


Avvio di gara sotto ritmo. Il Bitonto si appropria del pallino del gioco, costruisce di più, ma fatica terribilmente a rendersi pericoloso. Il primo tentativo degno di nota è dell’ex Lattanzio, al 15’, ma  si perde sull’esterno della rete.  Il Nardò, attento più a neutralizzare che a costruire, chiude diligentemente ogni varco. Al 24’ prima opportunità offensiva per i granata: Caputo calcia di sinistro dal lato corto dell’area, senza inquadrare lo specchio di porta. E’ una gara di contenimento quella del Nardò, che controlla i tentativi neroverdi senza correre rischi. Reattivo Petrarca, al 21’, nell’intercettare un insidioso cross dalla destra di Stasi. Lanzolla ci prova da fuori area al 26’, un tiro carico di effetto, una sorta di trivela, con il pallone che sfiora il montante. Al 32’ il primo intervento del portiere bitontino Figliolia, che si allunga su un tentativo quasi dalla linea di fondo di Valzano e blocca in due tempi . Una gara piatta, anonima, priva di emozioni, sulla quale piove all’improvviso il gol partita. E’ il 36’ quando un tocco errato di Romeo in fase di disimpegno è preda di Stasi che lancia Santoro verso la porta di Petrarca. L’attaccante bitontino, al tredicesimo gol stagionale, confeziona un morbido pallonetto che non lascia scampo all’estremo difensore neretino.

De Candia opera subito un cambio in avvio di ripresa: Cavaliere rileva Cristaldi; poi ci sarà spazio anche per  Mancarella e Alfarano. Cresce la pressione offensiva del Nardò senza però essere accompagnata da conclusioni degne di nota. Tanti lanci, puntualmente preda della difesa avversaria. L’unico tentativo, al 26’, porta la firma del neo entrato Alfarano: un tiro dal limite che sorvola la traversa. La partita fila via senza emozioni, verso lo scontato esito finale. Anche perché con il passare dei minuti il Nardò comincia anche a sentire la fatica della terza gara in una settimana, quando invece servirebbero ritmo e sprint. E Potenza blinda il prezioso vantaggio con un paio di sostituzioni (Guarnaccia e Lacassia per Riccardi e Radicchio) mirate a rafforzare gli ormeggi difensivi. Matura così la settima sconfitta casalinga. Troppe per una squadra che dovrebbe provare a costruire la salvezza tra le mura interne.  E che non vince allo stadio di via XX Settembre da ormai oltre tre mesi.  L’unica buona notizia è la sconfitta del Bisceglie. Ma guardare oltre il terzultimo posto, almeno in questo momento, anche in virtù delle contestuali vittorie di Mariglianese e Rotonda, pare davvero irrealistico.

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