Due rigori prolungano il black out del Nardò

 


MICHELE CLIMACO

Il vantaggio del Nardò è fulmineo e fugace. Il Rotonda fa festa sfruttando un paio di incursioni in area neretina, una per tempo. Valgono due rigori e una vittoria in rimonta. E prolungano il blackout di un Nardò che continua a collezionare numeri da incubo nella casella delle sconfitte. Quella maturata contro i lucani è la terza consecutiva, l’ottava stagionale, la quarta casalinga. Numeri spietati per una squadra che a girone d’andata ormai inoltrato mostra una disarmante familiarità solo con le sconfitte e i gol subiti. Il Nardò è stato capace di prenderne due (e sono ventuno) in una gara in cui il Rotonda è andato pericolosamente al tiro soltanto una volta, con Adeyemo, senza peraltro inquadrare lo specchio della porta. La squadra di De Candia, invece, crea tanto ma incoccia in un Polizzi in giornata di grazia. E quando nell’ultimo disperato assalto trova la via della rete, l’arbitro annulla per un tocco di braccio di Cristaldi. Dicembre è uno snodo rilevante della stagione, ma il Nardò ripiomba di nuovo nel tunnel di una crisi di difficile soluzione.

De Candia continua a provare ogni soluzione, pur nella cornice di un modulo ormai consolidato. La novità assoluta è la posizione di Caputo, in appoggio alla coppia d’attacco composta da Puntoriere e Mariano. Mancarella torna nel ruolo di inizio campionato, quello di mezzala; De Giorgi cambia ancora posizione e torna a fare il terzino. Gli esclusi eccellenti dall’undici di partenza sono Van Ransbeck e Cristaldi. Non c’è Ferreira, capocannoniere del campionato, nelle fila del Rotonda. Napoli schiera in attacco la coppia Adeyemo-Anastasio; a centrocampo Camilleri prende il posto dello squalificato Ceesay. Il modulo è il solito: un 3-5-2 con portiere (Polizzi) e centrali difensivi (Ruano, Giordano e Sanzone) tutti over.

E’ la retroguardia il reparto di diamante dei lucani (il meno perforato del torneo), ma il Nardò lo buca dopo appena quattro minuti. Punizione dalla destra di Caputo, il pallone attraversa l’area, Masetti è pronto alla deviazione sottomisura sul palo più lontano. Il vantaggio dovrebbe sciogliere titubanze e tensioni. E invece dura appena dieci minuti. Valenti penetra in area dal lato corto, Masetti lo aggancia quasi all’altezza della linea di fondo. L’ennesimo rigore provocato da un intervento difensivo poco lucido ed evitabilissimo, Adeyemo trasforma con una botta centrale. Il Nardò prova a reagire ma i tentativi di Mancarella e Mariano non si rivelano irresistibili. Adeyemo approfitta di un ampio corridoio centrale per affondare in assoluta libertà: l’attaccante ospite mira il palo più lontano ma il pallone sfila di poco a lato. E’ un episodio. La partita è saldamente nelle mani del Nardò, che trova però difficoltà a liberare un uomo in area. Mengoli, allora prova la conclusione dalla distanza, sfiorando il bersaglio. L’ultima opportunità capita a Puntoriere, che non riesce a gestire al meglio un pallone invitante al limite dell’area piccola.

La ripresa è un monologo granata, si gioca stabilmente nella metà campo ospite. Il più reattivo in area ospite è Mariano, autore di una pregevole sforbiciata al 5’. La pressione si trasforma quasi in un assedio a metà frazione. Polizzi sale in cattedra e salva i suoi in tre circostanze in rapida successione. Prima devia oltre la traversa un tentativo di Mengoli (20’), poi neutralizza con una respinta a pugni uniti l’incursione di Caputo (21’), infine sventa una punizione dal vertice corto del solito Caputo, indirizzata verso l’incrocio dei pali. Nel suo periodo migliore il Nardò subisce la beffa in un’azione di alleggerimento ospite. Sul traversone dalla destra di Boscaglia, Dorini che è sulla traiettoria manca clamorosamente l’intervento, il pallone filtra a centro area dove Porcaro trattiene La Vardera. L’arbitro indica il dischetto e Bottalico punisce dagli undici metri l’ennesima imperdonabile leggerezza difensiva del Nardò. La squadra di De Candia non si dà per vinta e con grande generosità si riversa in avanti alla ricerca almeno di un pareggio. Polizzi intercetta con un intervento strepitoso un colpo di testa di Caputo al 33’, poi sull’ultimo assalto il gol annullato.


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