Il Nardò taglia il traguardo di una preziosissima vittoria,

 


Michele Climaco per Nardogranata.com

Stavolta a rivelarsi effimero è il vantaggio ospite. Il Nardò taglia il traguardo di una preziosissima ed indispensabile vittoria, dopo aver compiuto un percorso opposto rispetto alle precedenti esibizioni casalinghe. Dall’illusione alla disperazione contro le lucane Francavilla e Rotonda, dallo scoramento alla goia contro i campani del San Giorgio. Un sentiero non del tutto inedito in una stagione vissuta sul filo del rasoio, in una sorta di gioco masochistico a complicarsi l’esistenza. Lo stesso identico tragitto aveva condotto all’ultima vittoria interna, quella contro la Mariglianese. Stavolta, però, il vantaggio ospite, calato in un filotto di risultati negativi, appena attenuato dal pareggio contro il Brindisi, pare quasi un presagio di catastrofe. Cristaldi, in appena sette minuti, rimette in carreggiata un Nardò sul punto di deragliare; poi Fiorentino, a otto minuti dal novantesimo, squarcia le tenebre incombenti, con un eccezionale stacco di testa. Il Nardò finalmente va. E agguanta una vittoria che racconta il carattere, l’orgoglio, la capacità di soffrire e di non darsi mai per vinti che emergono al culmine dell’ennesimo pomeriggio complicato di questa stagione.

 

 La sfida all’ostico San Giorgio, imbattuto dall’arrivo in panchina di Borrelli, nasce sotto una cattiva stella. Il forfait di capitan De Giorgi allunga la lista degli indisponibili, che comprende già Mengoli e Puntoriere. De Candia muta assetto tattico per far coesistere Fiorentino e Van Ransbeeck. Cancelli e Mancarella sono gli esterni di centrocampo nell’insolito 4-4-2 di partenza. Caputo parte dalla panchina; Cristadi e Mariano compongono il tandem d’attacco. In difesa  c’è il debutto stagionale di Trinchera nel ruolo di terzino destro. Borrelli cambia tre uomini rispetto alla gara interna contro il Casarano. Le novità sono Ruggiero in difesa, Mancini e Albano a centrocampo. Caprioli (ex Molfetta) gioca davanti alla difesa in un 4-1-4-1 che ha in Varela il punto di riferimento avanzato.

 

I numeri parlano di un San Giorgio organizzato in difesa, ma sterile in attacco. Eppure i campani partono a spron battuto e sfiorano subito il vantaggio. Al 5’ Varela mette un insidioso pallone nell’area piccola, Dorini intercetta ma poi incespica sul pallone, Mancini può andare al tiro da distanza ravvicinata, ma calcia addosso a Petrarca che si salva. Replica il Nardò al 12’: invito smarcante di Mancarella per Van Ransbeeck, che dal limite dell’area piccola esalta i riflessi di Bellarosa con un tiro centrale. Gara equilibrata, con numerosi capovolgimenti di fronte. Il Nardò soffre il pressing e la fisicità degli avversari ma al 31’ sfiora nuovamente il vantaggio. Un rimpallo trasforma un tiro da fuori in un assist smarcante in piena area per Mariano che in scivolata non riesce ad angolare la conclusione e grazia ancora Bellarosa. Sull’altro fronte Navas ci prova dalla distanza al 37’; brividi al 43’ per un pallone che danza pericolosamente ad un paio di metri dalla porta di Petrarca, sugli sviluppi di un fallo laterale.

 

Nardò più tonico e intraprendente in avvio di ripresa. Cassese rischia l’autorete al 6’ su un diagonale in area di Mancarella, Cristaldi sfiora il palo al 12’ con un tiro dal limite. De Candia inserisce Caputo per alimentare ulteriormente la voglia di vittoria e invece l’incredibile abilità del Nardò nel complicarsi la vita pone il match tutto in salita. C’è la solita omissione difensiva dietro al vantaggio ospite, che giunge inaspettato al 24’. Raiola, decentrato a sinistra, lavora un pallone in area, sul cross verso l’area piccola si sviluppa un batti e ribatti, poi un pallone colpito male di testa da un difensore granata si trasforma in un assisit per Di Pietro, che insacca da pochi passi.

 

Nuvole nere si addensano sul Nardò. L’umore generale si fa pessimo sugli spalti, ma il Nardò mostra la solita voglia di giocare. E stavolta trova anche la capacità di finalizzare. Al 21’ Cristaldi si fa trovare pronto alla deviazione vincente di testa, sull’invito dalla destra di Mariano. E al 38’ è imperioso lo stacco di testa di Fiorentino sulla parabola dalla bandierina di Caputo. Alfarano sfiora anche il tris in contropiede nei minuti di recupero. Dalla paura al sorriso. E’ una vittoria che pesa tantissimo. Il Nardò interrompe dopo sei giornate la serie positiva di un San Giorgio vittorioso in due delle tre trasferte precedenti (Fasano e Altamura). Per i granata un bel balzo in classifica, che vale la fuoriuscita dalla zona play-out. Ora bisogna trovare la continuità.   


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