Il Nardò dura un tempo poi evapora




TARANTO - NARDO' 2-1

Scorers: Mingiano 13'. D'Agostino rig. 54', Favetta 75'

TARANTO: Antonino, Bonavolontà, Lanzolla (Pelliccia 74'), Ferrara, Di Bari, Oggiano, Manzo (Croce 63'), Guadagno (Salatino 33'), D''Agostino, Esposito, Favetta (Menna 80')
Bench: Pellegrino, Carulli, Roberti, Massimo, Salatino, Bova.
Coach: Luigi Panarelli.

NARDO': Mirarco, Scipioni, Aquaro, Centonze, De Pascalis (Giglio 92'); Palmisano (62'), Bolognese, Gigante (Monopoli 49'); Prinari; Mingiano (Molinari 75'), Kyeremateng (Arario 62').
Bench: Rizzitano, Mancini, Senè, Monopoli, Infusino, Arario, Frisenda, Giglio, Molinari.
Coach: Francesco Bitetto.

Arbitro: Davide Di Marco di Ciampino
Assistenti: Emanuele Gargano di Palermo e Lorenzo Mazzarà di Messina

Ammoniti: Gigante, Manzo, Di Bari
Espulsi: Oggiano 29', Aquaro 87'.

Il Nardò anche stavolta si illude con un buon primo tempo impreziosito dal goal del ritrovato Mingiano al 13' e svanisce nel secondo tempo quando in superiorità numerica subisce la rimonta tarantina senza colpo ferire.

Un gran peccato perchè il Nardò era entrato in campo col piglio giusto, aggredendo i rossoblu nella loro metà campo e rendendosi pericoloso su ogni ripartenza.
Al 13' Prinari pennella un calcio di punizione per Mingiano che staccando in area batte sul tempo la difesa tarantina ed insacca alle spalle di Antonino.
Un goal del bomber che fu nell'Eccellenza. Ritrovato?

Il Taranto si innervosisce. Oggiano e soci cominciano a giocare sporco. L'arbitro sventola i primi cartellini gialli.
Il Nardò non si scompone e continua a rimanere corto e aggressivo. D'Agostino ed Esposito provano a sfondare sulla fascia sinistra e trovano varchi per cross insidiosi. Al 15' mischia sotto porta, Mirarco para tra un groviglio di caviglie. Al 20' Favetta alza sopra la traversa.
Oggiano continua a menare. Entrataccia su Bolognese e scatta il doppio giallo con espulsione.
Per il Nardò sembrano aprirsi orizzonti di gloria.

Prinari punge, Mingiano e Kyeremateng tengono botta. Gara vibrante.
Nel finale i tarantini alzano i ritmi, il Nardò rincula e qui nascono i primi grattacapi.
Prima è Favetta a impegnare Mirarco smarcandosi centralmente al 35', ma è solo la premessa al forcing imminente.
Al 40' un tiro di D'Agostino incoccia uno stinco e sfiora il palo dal corner mischione in area granata: Ferrara raccoglie la respinta di Scipioni e spara in porta. Mirarco da campione alza sopra la traversa.
Ancora Esposito dalla bandierina mette in area piccola una palla avvelenata. Mirarco e Aquaro salvano e guadagnano l'intervallo col vantaggio di un gol.

Il secondo tempo ripropone lo stesso clichè.
Al 49' Bitetto teme l'espulsione per l'ammonito Gigante e lo sostituisce con Monopoli. Prudenza sì ma il Nardò perde in fisicità.
Il Taranto spinge a viso aperto nonostante l'inferiorità numerica e trova un rigore molto benevolo per presunto fallo di Aquaro su Favetta. Giallo per il capitano neretino.
Dal dischetto al 54' realizza D'Agostino.
I tarantini ora ci credono anche perchè il Nardò non fa molto per impensierire la porta di Antonino.
Bitetto prova a cambiare l'inerzia del match ma i cambi lasciano perplessi. Fuori Kyeremateng e dentro Arario. Si perdono altro peso e velocità. Dentro Mancini per un Palmisano fino a quel punto positivo.
Il Nardò balbetta, si allunga, non punge in attacco e non fa quadrato in difesa.
Il Taranto getta nella mischia anche Croce, un attaccante, e prova a scardinare le resistenze neretine.
Mirarco si oppone a un gran diagonale di D'Agostino al 65', poi para a terra su Esposito incuneatosi in area ma nulla può sulla girata di Favetta con palla che colpisce il palo e si deposita in rete per il raddoppio jonico.
Una logica conseguenza delle cose viste in campo. Una squadra gioca l'altra si smarrisce.
Inutili i cambi finali. Molinari avrebbe una buona palla su cross di Prinari (calato vistosamente nella ripresa) ma la cicca.
Mirarco va a fare il Neuer su attacco disperato ma non ottiene nulla.
Aquaro si innervosisce e si fa espellere per proteste.
Finisce con l'ennesima amara sconfitta e i saltelli dei tarantini sotto la curva  che piazzano la contro-remuntada.

E noi proviamo a digerire un'altra impresa di questa entusiasmante stagione di cambiamento.

a.c.



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