Salviamo il Nardò. Perchè noi ci crediamo.



Un inizio difficile, poi una bella ripresa con tre vittorie consecutive e una scia di 9 risultati utili.
Le basi di una salvezza tranquilla per un girone di ritorno alla ricerca dei punti necessari a chiudere il discorso anticipatamente, senza contraccolpi. Invece...
Invece in due mesi sembra tutto sia saltato.
E' cominciato tutto con il caso Benvenga. Il gallipolino si lamenta per la mancata puntualità dei pagamenti.
A torto o a ragione lo fa nel modo peggiore. Su Facebook, senza tanti giri di parole.
Inutile cercare di screditarlo o di dargli del pazzo. Il danno è fatto. Si insinua il dubbio che qualcosa non scorra per il verso giusto.
Alla ripresa del campionato il Nardò non va  più. Dopo la sconfitta pre-natalizia di Nola, arrivano quattro sconfitte di cui tre concentrate nella stessa settimana.
Rigori contesi e sbagliati, distrazioni, erroracci, squalifiche, infortuni, mugugni, e contestazioni.
Taurino si dimette ma la società lo reintegra.
Mossa giusta o sbagliata? Arriva la vittoria sofferta col derelitto Ercolano,il punticino Gelbison, poi ancora sconfitte con Picerno e Francavilla (sfigatissima), e col Pomigliano un misero punto in una partitaccia.
Senza contare gli infortuni. Tanti, troppi, una lungodegenza infinita.
Bilancio? Tre punti sopra i play out con 4 squadre campane pronte ad azzannare la malandata preda neretina.

Vergara pubblicamente lancia l'allarme: "non ci rendiamo conto che così stiamo retrocedendo".

Allora vediamo di capire se qualcosa o qualcuno può essere ancora una risorsa per la causa neretina.

Ci sono giocatori che comunque stanno facendo bene.
In porta Rizzitano ha sbagliato pochissimo (solo il goal su corner col Gelbison) ma ha dato dimostrazione di affidabilità come under.
Il miglior rendimento ce l'ha offerto Aquaro. Solidità, affidabilità, esperienza e persino goal. Forse l'unico punto di riferimento di questa squadra. Un professionista vero.
Bene anche l'ultimo arrivato, Monopoli, motivato, fresco, si è subito inserito e ha trovato anche il goal. Finchè la negatività dell'ambiente non intossica anche lui.
Arario, anche lui new entry, forse paga la sua piccola taglia ma non ha mai lesinato energie fisiche e mentali. Ha tecnica ma purtroppo anche un pò di sfortuna. Tre pali che potevano darci punti pesanti.

Un altro gruppo potremmo definirlo degli umili. Quelli che tirano la carretta senza fronzoli ma che danno sempre sostanza. Bolognese, De Pascalis e Gigante la loro partita la giocano sempre, fanno anche i loro bravi errori ma che non tirano mai la gamba indietro. Mettiamoci pure Mirarco che in alcune partite ha fatto molto bene altre meno ma rimane una risorsa.

Gli acerbi Centonze, Giglio, Senè e anche Infusino. Ragazzi che se inseriti in un congegno funzionale contribuiscono positivamente ma appena sale la pressione e la tensione si smarriscono commettendo delle ingenuità. E le stiamo pagando a caro prezzo.

Il gap di qualità. I giocatori che dovrebbero fare la differenza ma che sembrano smarriti e frustrati.
Scipioni, tecnica ed esperienza ma sembra aver perso tono atletico e grinta commettendo errori inaspettati.
Bertacchi, ormai lo conosciamo bene. Alterna fasi di brillantezza a periodi di apatia e nervosismo fino ad essere irritante. Viaggia al ritmo di un'ammonizione a partita ma fino alla sosta era tutt'altra cosa.
Versienti, tre goal spettacolari, grandi giocate e forza muscolare. Dopo la sosta un altro giocatore. Impreciso, falloso, si fa espellere gratuitamente.
Prinari, la pubalgia gli ha rovinato la stagione ma certi atteggiamenti se li poteva evitare. Si fa espellere sullo 0-0 a Vallo, rischia anche l'espulsione con L'Ercolano ma l'arbitro caccia solo l'avversario. Ma non era Benvenga quello dalla squalifica facile?
Molinari, un infortunio che lo ha tenuto fermo per quasi tutto il girone d'andata, alla ripresa scende in campo un giocatore ancora atleticamente in difficoltà. Segna un goal importante ma gioca ormai solo da fermo.
Mingiano, ingaggiato già con un infortunio in corso, rientra nel girone di ritorno e mostra tutta la sua condizione atletica inadeguata. Si sbloccherà per il finale?
Kyeremateng, una volta gli davi palla e ti apriva le difese. Paga il fatto di non avere un partner d'attacco. Il pubblico lo becca, lui si innervosisce e si incaponisce a fare tutto da sè, rigori compresi. Si incarta da solo e si infortuna. Recuperiamoli.

Le meteore.
Cordella, sembrava una nota lieta, un under che faceva i goal. Fonti ufficiose lo danno per partito.
Gaetano Palmisano, un giorno da eroe contro il suo Taranto, poi l'anonimato e l'infortunio.
Cassano, perno difensivo di forza e qualità. Chiude il campionato con un brutto infortunio.
Benvenga, giocatore di indubbio valore ma inaffidabile come personalità. Con Nardò ha chiuso male.

E' chiaro che si tratta di considerazioni vista-campo. Non conosciamo le problematiche ambientali e del gruppo ma se dovessimo pensare ad una salvezza ci pare chiaro che recuperando il" gruppo di qualità" raggiungeremmo sicuramente una salvezza senza ricorrere ai play out.

Basteranno questi 14 giorni a rimettere in sesto l'armata Granata?

Ad Alessio Antico e Roberto Taurino il difficile compito di ridare forza al Nardò.
Se giocano ancora affiatati come quando stavano in campo...

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