Il sogno della vittoria scacciacrisi scolorisce in quattro minuti

 



(MICHELE CLIMACO) - Il sogno della vittoria scacciacrisi scolorisce in quattro minuti e si trasforma in incubo. Il Nardò ricomincia a perdere e rischia di sprofondare in una sorta di psicodramma collettivo. Sei partite, quattro sconfitte: numeri impietosi, di una durezza inusitata. Ma quella contro la Casertana è la sconfitta più amara e ingiusta di questo disastroso avvio di stagione. Il ko matura nel volgere di quattro minuti, tra l’80’ e l’84’, senza essere preceduto da segnali premonitori. Si abbatte all’improvviso su una squadra, quella granata, quasi perfetta, fino a quel momento,  nella gestione del vantaggio, maturato nel finale di primo tempo grazie all’incornata vincente di Porcaro. Nel corso della ripresa, per trentacinque lunghissimi minuti, il Nardò non concede quasi nulla. Gestisce il vantaggio senza troppa fatica, senza mai andare in affanno. La squadra di Ciullo si difende con ordine, è molto più incisiva della Casertana nelle sue proposte offensive, sfiora il raddoppio con Cristaldi, Cancelli e Mengoli. La partita del Nardò, però, si pianta sul pareggio di Favetta. La Casertana impiega appena quattro minuti per ribaltare il risultato. Black-out prolungato o l’imponderabile che trova nel calcio la sua sublimazione?  Certamente una sconfitta dolorosa che mortifica la prospettiva di un rapido mutamento di rotta e calendario alla mano rischia di far deflagrare una crisi senza apparenti, ravvicinate vie d’uscita.

 

Ciullo cambia ancora alla ricerca degli uomini più adatti per il suo sistema di gioco (3-5-2). La soluzione di proporre due under sugli esterni  è ormai definitivamente accantonata. E dopo aver utilizzato De Giorgi come quinto di centrocampo  contro il Bisceglie, riporta il capitano nel terzetto dei difensori centrali e schiera sulla fascia destra Cancelli.  Mengoli va ad occupare il posto che si libera a centrocampo, mentre Masetti viene preferito a Mileto in difesa. Tandem d’attacco invariato con Mariano e Cristaldi; Puntoriere parte di nuovo dalla panchina. Assenze pesanti nella Casertana: out Di Somma in difesa, Feola a centrocampo, Sansone e Liccardi in attacco. Maiuri però può ovviare senza patemi alle defezioni grazie alla profondità e alla qualità della rosa a sua disposizione. I sostituti degli assenti sono Pambianchi, Vicente e Favetta, veri e propri top player della categoria. I campani si schierano in campo con il 4-3-3.

 

Grande equilibrio in avvio di gara. La Casertana prova a sfondare sulla destra con un paio di iniziative di Cusumano, da cui scaturiscono un tentativo di Favetta subito rintuzzato dall’attenta difesa granata e una respinta difettosa di Petrarca, che Chinappi non capitalizza. Le due difese concedono ben poco ma al 16’ , su un fallo laterale di Cancelli, si apre un buco nella retroguardia ospite, si infila Mengoli il cui tiro, da posizione defilata,  viene respinto da Trapani. Una conclusione senza pretese da fuori area dello stesso Mengoli, si trasforma quasi in un assist per Mariano, che manca d’un soffio la deviazione di testa in piena area. Il Nardò prova ad incrinare la compattezza difensiva ospite con le iniziative di Cancelli sulla fascia destra. Al 30’ Mengoli rifinisce l’affondo del compagno con un insidioso traversone in area che Mariano spedisce a lato.

 

E’ un momento positivo per il Nardò che costringe gli avversari sulla difensiva. Non sta a guardare però la Casertana che al 35’ riparte pericolosamente sulla propria fascia sinistra con Monti e Cusumano, provvidenziale la chiusura in scivolata di De Giorgi in piena area. Al 39’ il gol che sblocca il risultato, sugli sviluppi di un calcio di punizione: Porcaro, in piena area, è il destinatario della perfetta traiettoria disegnata da Van Ransbeeck e batte Trapani con una incornata che si infila sul palo più lontano. Il Nardò legittima il vantaggio con un arrembante finale di tempo, tenendo la Casertana sulla propria trequarti. I granata collezionano tre angoli consecutivi, sfiorando il raddoppio con tiro carico di effetto dalla bandierina di Van Ransbeeck, che Trapani smanaccia via proprio all’altezza dell’incrocio dei pali.

 

In apertura di ripresa Maiuri prova a dare maggiore incisività alle giocate offensive della Casertana con l’inserimento di Felleca in attacco. E’ però il Nardò ad affondare i colpi con maggiore pericolosità. Al 7’, sul cross dalla sinistra di Dorini, Cristaldi, di testa, non trova lo specchio della porta. All’11’ insistita azione d’attacco del Nardò: Trapani neutralizza con una respinta con i piedi una incursione di Cancelli, poi il tentativo di testa di Mariano, è intercettato quasi sulla linea di porta da un difensore.  Al 23’ l’unico spunto degno di nota in fase offensiva della Casertana: diagonale in corsa di Favetta che fa la barba al palo. Il Nardò sembra in grado di condurre in porto una gara che ha fin lì proposto difficoltà non certo insormontabili.  

 

E invece tra il 35’ e il 39’ l’uno-due letale dei rossoblù ospiti, a distanza di pochi minuti dal nuovo assetto tattico determinato dall’uscita forzata di Dorini e dalla rinuncia ad una punta, con l’ingresso di Alfarano al posto di Mariano. Al 35’ Favetta trasforma in rete il cross dalla destra di Mansour con un colpo di testa ravvicinato, ma apparentemente non irresistibile: Petrarca tocca il pallone, senza però riuscire ad evitare ia capitolazione. Quattro minuti dopo la resa definitiva: sul prolungato e veloce fraseggio ospite si apre una falla in piena area di rigore neretina e Felleca batte Petrarca con un preciso rasoterra. In quattro minuti la Casertana riesce a tramuta una sconfitta quasi scontata in una vittoria insperata, gettando il Nardò nella disperazione. I granata non riescono a spremere punti neanche da prestazioni tutto sommato positive. Ormai è piena crisi.


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