La vittoria della ripartenza.

 



NARDO' - LAVELLO 2-1

Scorers:11′ pt e 4′ st Cristaldi (N), 36′ st rig. Burzio (L).

NARDO’ (4-3-1-2): Petrarca 7.5; De Giorgi 6.5, Mileto 6.5, Porcaro 6.5, Dorini 6.5; Alfarano 7 (27′ st Valzano 6), Van Ransbeeck 7, Mengoli 7.5 Mancarella 7.5 (45′ st Morleo sv); Puntoriere 6.5, Cristaldi 8.5 (29′ st Cavaliere 5.5). 
A disp.: Lovecchio, Masetti, Trinchera, Mariano, Palazzo, Lezzi. 
All.: De Candia 7.5.


LAVELLO (4-3-3): Amata 8; Vitofrancesco 5, Brunetti 5, Fusco 4, Dell’Orfanello 4; Marcellino 5 (1′ st Caruso 6), Mercuri 4.5 (16′ st Militano 6.5), Logoluso 5.5 (16′ st Herrera 5.5); Liurni 6, Rodriguez 4.5 (1′ st Burzio 6), Statella 5.5 (42′ st Cooper sv). 
A disp.: Franetovic, Giordano, Militano, Seck, Addae. 
All.: Sormani 5.


ARBITRO: Molinaro di Lamezia Terme 6.5.

NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti: Alfarano, Petrarca (N), Marcellino, Liurni, Vitofrancesco, Mercuri (L). Espulso: al 49′ st il tecnico De Candia (N). Angoli: 4-2. Rec.: 1′ pt, 6′ st.

(MICHELE CLIMACO) -  La vittoria della ripartenza. Il Nardò doma il Lavello con una prestazione ricca di vigore offensivo e grande attenzione in fase difensiva. Una gara che rasenta la perfezione se non fosse per le tante occasioni sprecate sotto porta e le sofferenze finali, susseguenti al calcio di rigore trasformato da Burzio, che rimette in bilico il risultato a dieci minuti dal 90°. Stesso minuto in cui, guarda caso, appena sette giorni prima la Casertana aveva posto la prima pietra della clamorosa rimonta finale. Stavolta però l’epilogo è diverso. Tanta è la voglia arretrata di risultato pieno e il Nardò non dilapida il tesoretto fin lì accumulato grazie alla seconda doppietta stagionale di Cristaldi. A preservarlo dal pericolo di una dolorosa razzia finale ci pensa inoltre Petrarca, all’86’, con una strepitosa parata sulla girata da distanza ravvicinata del gigante Cooper,  appena entrato in campo per dare centimetri e ulteriore forza d’urto al disperato assalto gialloverde. E così il Nardò arpiona una vittoria che stoppa la crisi e suona come una liberazione.  

 

De Candia può stappare lo spumante per bagnare il suo debutto vincente sulla panchina del Nardò. Il tecnico molfettese rinvigorisce ulteriormente i segnali di vitalità già emersi  negli ultimi tempi, almeno tra le mura amiche, disegnando un nuovo assetto tattico.  Difesa a quattro (con De Giorgi e Dorini esterni) e un trequartista (Mancarella) a supporto di una coppia d’attacco (Cristaldi-Puntoriere) a secco ormai dalla prima giornata. Un 4-3-1-2 con Van Ransbeeck in cabina di regia e Alfarano e Mengoli mezzali che sembra garantire maggior equilibrio e compattezza di squadra ma anche ad alimentare la manovra offensiva con le incursioni in area avversaria di Mengoli e il prezioso lavoro in fase di rifinitura di Mancarella, autore degli assist a Cristaldi, in occasione di entrambe le marcature. Sormani schiera invece il Lavello con il classico 4-3-3, pur con due pezzi da novanta (Herrera e Burzio) inizialmente in panchina. Rispetto alla gara vinta largamente con il Casarano c’è l’italo-brasiliano Dell’Orfanello a sinistra sulla linea difensiva, un centrocampo giovanissimo con gli under Mercuri (in cabina di regia) e Marcellino (Logoluso è l’unico over) e un tridente offensivo composto da Statella, Rodriguez e Liurni.

 

Dopo una incursione laterale di Alfarano (2’), che costringe Amata alla respinta con i piedi, Liurni (8’) chiama Petrarca all’unico intervento del primo tempo con un insidioso sinistro incrociato, che l’estremo difensore granata blocca a terra, in due tempi. Passa un minuto e il Nardò sblocca il risultato. Sugli sviluppi di un fallo laterale, Puntoriere tocca di tacco per Mancarella che dalla destra serve un preziosissimo assist in piena area per Cristaldi che in mezza girata non lasca scampo al portiere lucano. Il Nardò insiste e sfiora a ripetizione il raddoppio, sfondando prevalentemente lungo il fianco sinistro difensivo ospite. E’ da quella posizione che prima De Giorgi e poi Alfarano servono palloni invitanti in piena area a beneficio di Cristaldi, che sfrutta le marcature larghe dei centrali lucani per andare al tiro. L’argentino dapprima (12’) scocca un destro in diagonale che Amata blocca distendendosi sulla sua destra, poi sparacchia alto.

 

Con un pressing asfissiante il Nardò  recupera tanti palloni a centrocampo: al 18’ Mengoli sfonda centralmente in percussione e con una serie di dribbling semina lo scompiglio in area avversaria, la difesa ospite, in forte affanno,  sventa la minaccia con un salvataggio sulla linea. Al 28’ Amata respinge di piede un tentativo ravvicinato di Porcaro in proiezione offensiva. E’ insomma un inatteso tiro al bersaglio verso la porta lucana, in un capovolgimento dei valori finora espressi dalla classifica. Il Lavello, reduce da quattro vittorie e giunto a Nardò con i galloni della vicecapolista, si scuote nell’ultimo quarto d’ora. Il pressing asfissiante dei granata non consente ai gialloverdi di manovrare con grande incisività. L’unica azione degna di nota al 40’ con un tiro di Liurni rimpallato da un difensore in piena area e il successivo tentativo dal limite di Logoluso che trova Petrarca attento.

 

Il secondo tempo si colora subito di granata. Il raddoppio giunge al 2’ ancora una volta lungo l’asse Puntoriere-Mancarella-Cristaldi. E’ l’attaccante calabrese, molto mobile e abile nel gioco di sponda, a innescare Mancarella, abilissimo nel confezionare un assist per Cristaldi, appostato al limite dell’area piccola e pronto alla deviazione vincente sottomisura. Sormani, che già al ritorno in campo aveva schierato Burzio al posto di Rodriguez, getta nella mischia Herrera e Militano per provare la difficile rimonta. La manovra lucana si rivela però tanto elegante quanto inconcludente. Il Nardò tiene bene in fase difensiva e consente al Lavello solo tiri da fuori area. Tra i gialloverdi il più pericoloso per qualità balistiche è Militano che per due volte (23’ e 30’) sfiora i legni della porta di Petrarca con tiri dalla media distanza. La partita si riapre al 35’ quando De Giorgi aggancia Statella in area, dal dischetto Burzio spiazza Petrarca.

 

Il finale è ricco di emozioni e capovolgimenti di fronte con il forcing finale del Lavello e le puntuali ripartenze del Nardò. Al 37’ Mancarella ruba palla a centrocampo e serve Puntoriere, il cui sinistro dal limite sorvola la traversa. Occasionissima ospite al 41’: capita sui piedi di Cooper che in girata, in piena area, trova l’opposizione di Petrarca che si allunga e blocca a terra. Cavaliere , sul ribaltamento di fronte, sfiora il tris: prova a far passare il pallone tra le gambe di Amata, che si salva con un certo affanno. Dopo cinque minuti di recupero, poi lievitati a sei, ecco il tanto atteso fischio finale, che è adrenalina pura per il popolo granata. Dopo trentacinque giorni d’attesa e sei turni di campionato di quasi assoluto digiuno (appena un punto all’attivo), si può festeggiare una vittoria che scaccia paure e tensioni e consente al Nardò di riprendere il cammino.     

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