NARDO’ (4-3-1-2): Petrarca 7.5; De Giorgi 6.5, Mileto 6.5, Porcaro 6.5, Dorini 6.5; Alfarano 7 (27′ st Valzano 6), Van Ransbeeck 7, Mengoli 7.5 Mancarella 7.5 (45′ st Morleo sv); Puntoriere 6.5, Cristaldi 8.5 (29′ st Cavaliere 5.5).
LAVELLO (4-3-3): Amata 8; Vitofrancesco 5, Brunetti 5, Fusco 4, Dell’Orfanello 4; Marcellino 5 (1′ st Caruso 6), Mercuri 4.5 (16′ st Militano 6.5), Logoluso 5.5 (16′ st Herrera 5.5); Liurni 6, Rodriguez 4.5 (1′ st Burzio 6), Statella 5.5 (42′ st Cooper sv).
ARBITRO: Molinaro di Lamezia Terme 6.5.
NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti: Alfarano, Petrarca (N), Marcellino, Liurni, Vitofrancesco, Mercuri (L). Espulso: al 49′ st il tecnico De Candia (N). Angoli: 4-2. Rec.: 1′ pt, 6′ st.
De
Candia può stappare lo spumante per bagnare il suo debutto vincente sulla
panchina del Nardò. Il tecnico molfettese rinvigorisce ulteriormente i segnali
di vitalità già emersi negli ultimi tempi, almeno tra le mura amiche,
disegnando un nuovo assetto tattico. Difesa a quattro (con De Giorgi e
Dorini esterni) e un trequartista (Mancarella) a supporto di una coppia
d’attacco (Cristaldi-Puntoriere) a secco ormai dalla prima giornata. Un 4-3-1-2
con Van Ransbeeck in cabina di regia e Alfarano e Mengoli mezzali che sembra
garantire maggior equilibrio e compattezza di squadra ma anche ad alimentare la
manovra offensiva con le incursioni in area avversaria di Mengoli e il prezioso
lavoro in fase di rifinitura di Mancarella, autore degli assist a Cristaldi, in
occasione di entrambe le marcature. Sormani schiera invece il Lavello con il
classico 4-3-3, pur con due pezzi da novanta (Herrera e Burzio) inizialmente in
panchina. Rispetto alla gara vinta largamente con il Casarano c’è
l’italo-brasiliano Dell’Orfanello a sinistra sulla linea difensiva, un
centrocampo giovanissimo con gli under Mercuri (in cabina di regia) e
Marcellino (Logoluso è l’unico over) e un tridente offensivo composto da
Statella, Rodriguez e Liurni.
Dopo
una incursione laterale di Alfarano (2’), che costringe Amata alla respinta con
i piedi, Liurni (8’) chiama Petrarca all’unico intervento del primo tempo con
un insidioso sinistro incrociato, che l’estremo difensore granata blocca a
terra, in due tempi. Passa un minuto e il Nardò sblocca il risultato. Sugli
sviluppi di un fallo laterale, Puntoriere tocca di tacco per Mancarella che
dalla destra serve un preziosissimo assist in piena area per Cristaldi che in
mezza girata non lasca scampo al portiere lucano. Il Nardò insiste e sfiora a
ripetizione il raddoppio, sfondando prevalentemente lungo il fianco sinistro
difensivo ospite. E’ da quella posizione che prima De Giorgi e poi Alfarano
servono palloni invitanti in piena area a beneficio di Cristaldi, che sfrutta
le marcature larghe dei centrali lucani per andare al tiro. L’argentino
dapprima (12’) scocca un destro in diagonale che Amata blocca distendendosi
sulla sua destra, poi sparacchia alto.
Con
un pressing asfissiante il Nardò recupera tanti palloni a centrocampo: al
18’ Mengoli sfonda centralmente in percussione e con una serie di dribbling
semina lo scompiglio in area avversaria, la difesa ospite, in forte
affanno, sventa la minaccia con un salvataggio sulla linea. Al 28’ Amata
respinge di piede un tentativo ravvicinato di Porcaro in proiezione offensiva.
E’ insomma un inatteso tiro al bersaglio verso la porta lucana, in un
capovolgimento dei valori finora espressi dalla classifica. Il Lavello, reduce
da quattro vittorie e giunto a Nardò con i galloni della vicecapolista, si
scuote nell’ultimo quarto d’ora. Il pressing asfissiante dei granata non
consente ai gialloverdi di manovrare con grande incisività. L’unica azione
degna di nota al 40’ con un tiro di Liurni rimpallato da un difensore in piena
area e il successivo tentativo dal limite di Logoluso che trova Petrarca
attento.
Il
secondo tempo si colora subito di granata. Il raddoppio giunge al 2’ ancora una
volta lungo l’asse Puntoriere-Mancarella-Cristaldi. E’ l’attaccante calabrese,
molto mobile e abile nel gioco di sponda, a innescare Mancarella, abilissimo
nel confezionare un assist per Cristaldi, appostato al limite dell’area piccola
e pronto alla deviazione vincente sottomisura. Sormani, che già al ritorno in
campo aveva schierato Burzio al posto di Rodriguez, getta nella mischia Herrera
e Militano per provare la difficile rimonta. La manovra lucana si rivela però
tanto elegante quanto inconcludente. Il Nardò tiene bene in fase difensiva e
consente al Lavello solo tiri da fuori area. Tra i gialloverdi il più
pericoloso per qualità balistiche è Militano che per due volte (23’ e 30’)
sfiora i legni della porta di Petrarca con tiri dalla media distanza. La
partita si riapre al 35’ quando De Giorgi aggancia Statella in area, dal
dischetto Burzio spiazza Petrarca.
Il
finale è ricco di emozioni e capovolgimenti di fronte con il forcing finale del
Lavello e le puntuali ripartenze del Nardò. Al 37’ Mancarella ruba palla a
centrocampo e serve Puntoriere, il cui sinistro dal limite sorvola la traversa.
Occasionissima ospite al 41’: capita sui piedi di Cooper che in girata, in
piena area, trova l’opposizione di Petrarca che si allunga e blocca a terra.
Cavaliere , sul ribaltamento di fronte, sfiora il tris: prova a far passare il
pallone tra le gambe di Amata, che si salva con un certo affanno. Dopo cinque
minuti di recupero, poi lievitati a sei, ecco il tanto atteso fischio finale,
che è adrenalina pura per il popolo granata. Dopo trentacinque giorni d’attesa
e sei turni di campionato di quasi assoluto digiuno (appena un punto
all’attivo), si può festeggiare una vittoria che scaccia paure e tensioni e
consente al Nardò di riprendere il cammino.
Commenti
Posta un commento